NEW YORK - 62 clandestini ammassati in condizioni disumane in un bilocale di 20 metri quadrati. A scovarli, grazie ad una soffiata, la polizia di frontiera di Laredo, città...
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Persone provenienti proprio dal Messico, ma anche da Guatemala, Honduras e El Salvador, in attesa dei loro trafficanti nel tentativo di sparpagliarsi altrove sul territorio a stelle e strisce.
La immagini sono agghiaccianti: niente acqua e niente cibo, per un groviglio di corpi “alimentati” soltanto da un piccolo ventilatore nella torrida estate del sud.
A margine dell’operazione, la Border Patrol di Laredo ha emesso un comunicato in cui esprime piena soddisfazione per la riuscita del blitz.
«Questa è l’ennesima dimostrazione della dedizione, del coraggio e dell’impegno delle forze dell’ordine che, coordinandosi tra loro, interrompono la catena dell’illegalità e impediscono alle organizzazioni criminali di operare e di allargarsi. Il tutto con un obiettivo ancora più alto: tutelare vite umane».
Quello della tratta di uomini verso il “sogno americano” è un fenomeno vasto e delicato, confermato di settimana in settimana da svariati casi di questo tipo.
Meno di ventiquattro ore prima, infatti, le autorità di San Antonio, altra città del Texas situata a nord di Laredo, hanno scoperto e arrestato 54 migranti nascosti nel rimorchio di un camion.
La stessa cosa accadde anche nel luglio del 2017 e, in quella circostanza specifica, 10 persone persero la vita e l’autista fu condannato all’ergastolo.
Una piaga di disperazione che continua a sanguinare nel braccio di ferro tra speranza e legalità.
Il Mattino