OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Quando Alessandro Impagnatiello pensava ancora di poter tenere in piedi il muro di bugie che nascondeva l'omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, spiegava così agli inquirenti la presenza del veleno per topi trovato nella sua borsa. «Ce l'ho perché quando ci fumiamo le canne post lavoro, sui gradoni di piazza Croce Rossa, arrivano della pantegane enormi. Lo buttiamo un po' in giro». La scena è stata mostrata nell'ultima puntata di Quarto Grado.
Il video di Impagnatiello
Nel video si vede Alessandro Impagnatiello provare a cercare una scusa per giustificare la presenza di quel topicida nello zaino.
La difesa: ha avuto un black-out
Alessandro Impagnatiello «non era in sé e ha avuto un black out» quando, il 27 maggio dello scorso anno, ha ucciso Giulia Tramontano, 29 anni e incinta al settimo mese e che voleva lasciarlo. E' questa, in sintesi, la conclusione della consulenza depositata dalla difesa del 30enne ex barman che, secondo gli esperti nominati dai legali, soffre di un «disturbo ossessivo e paranoico», dovuto al suo «forte narcisismo». Gli esiti della consulenza, depositata alla Corte d'Assise di Milano, sono stati anticipati da 'la Repubblica' on line e confermati da fonti qualificate. Con la consulenza la difesa punta a chiedere una perizia psichiatrica per accertare un vizio di mente. Impagnatiello, infatti, accusato di omicidio volontario aggravato anche dalla premeditazione, se riconosciuto totalmente capace di intendere e volere, rischia la condanna all'ergastolo. L'esame in aula di Impagnatiello, difeso dagli avvocati Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, è stato già fissato per il prossimo 27 maggio, esattamente un anno dopo l'omicidio. Il 23 dello stesso mese saranno sentiti gli ultimi testi dell'accusa e il 10 giugno gli unici testi della difesa, ossia lo psichiatra Raniero Rossetti e la psicologa Silvana Branciforti, che hanno redatto la consulenza difensiva.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino