Il governo prova a tendere una mano alle imprese. Tra gli emendamenti che saranno presentati alla manovra, ci sarà anche un taglio alle tariffe assicurative versate...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il bilancio consuntivo dell'Istituto relativo al 2017 evidenzia infatti un avanzo finanziario di oltre 1,6 miliardi, quello del 2016 un avanzo di 1,5 miliardi e per l'esercizio in corso le proiezioni mostrano un avanzo in linea con i due anni precedenti. Si tratta di avanzi che tengono già conto della riduzione di 1,2 miliardi e che, ad avviso dei tecnici, offrono buone garanzie per la copertura dell'ulteriore riduzione delle tariffe di 600 milioni a partire dal prossimo anno.
Per le imprese potrebbe essere un segnale di attenzione. Confindustria ha duramente criticato la manovra del governo. Solo due giorni fa, il presidente Vincenzo Boccia, parlando a Ravello, si è chiesto come sia possibile crescere «se depotenziamo alcuni provvedimenti di Industria 4.0, se dimezziamo il credito d'imposta per la ricerca e lo sviluppo, o se chiudiamo i cantieri e mi riferisco per esempio alla Torino-Lione?». Nel provvedimento del governo infatti, sono state cancellate o indebolite alcune misure molto apprezzate dagli imprenditori, come l'incentivo Ace alle ricapitalizzazioni o l'introduzione di limiti alla defiscalizzazione degli investimenti legati allo sviluppo tecnologico.
Intanto, sempre a proposito di manovra, ieri Lorenzo Fontana ha annunciato che il governo si prepara a confermare il Bonus bebè. Il Ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana ha infatti spiegato che è in arrivo un emendamento. «Il precedente governo ha detto Fontana l'aveva prevista come misura a termine, destinata a cessare alla fine di quest'anno. La misura ha richiesto una più attenta verifica sulla sua operatività ed efficacia, all'esito della quale si è deciso di presentare, sin dalla Camera, un provvedimento che miri a tenere conto, e a superare, talune inefficienze che erano emerse nella precedente versione». Il sostegno alla nascita dei figli, 960 euro erogati mensilmente in rate da 80 euro a tutte le famiglie che dimostrano di avere fino a un massimo di 25 mila euro di Isee, fu introdotto con la manovra 2015 e inizialmente prevedeva un bonus per i primi 3 anni di vita dei bebè, nati tra il primo gennaio 2015 e il 31 gennaio 2017. Con l'ultima manovra era stato rinnovato per i soli nati del 2018 e per il primo anno di vita. Il percorso della manovra, intanto, riprende oggi alla Camera, dove proseguirà il ciclo delle audizioni. questa mattina sartà la volta dell'Upb, l'Ufficio parlamentare di bilancio, l'Authority dei conti che non aveva validato le stime della Nota di aggiornamento presentata dal governo. Poi Giovedì scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti parlamentari alla legge di bilancio. Si prevede una pioggia di richieste di modifica delle misure, soprattutto da parte delle opposizioni. Per adesso restano in stand by le due misure principali: il reddito di cittadinanza e l'introduzione di «Quota 100» per anticipare il pensionamento a 62 anni con 38 di contributi. Nella manovra è stato soltanto appostato un fondo di 16 miliardi per finanziarle, mentre le misure concrete saranno affidate ad un disegno di legge collegato a un decreto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino