«Inaccettabile la chiusura dell'unità terapie del dolore del Cardarelli»

«Inaccettabile la chiusura dell'unità terapie del dolore del Cardarelli»
Il convegno tenuto dall’associazione Il NoDo alle Terme di Agnano ha ottenuto le risposte richieste. I fatti di cronaca...

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Il convegno tenuto dall’associazione Il NoDo alle Terme di Agnano ha ottenuto le risposte richieste.


I fatti di cronaca degli ultimi tempi hanno visto anche la sospensione da parte della Regione Campania dei posti letto presso l’ospedale Moscati di Avellino e questo, unito alle problematiche già presenti nelle strutture ospedaliere, ha reso necessario un incontro con i vertici per poter ottenere delle delucidazioni e creare le giuste sinergie.

Tra gli interventi, il Direttore generale del Cardarelli, Ciro Verdoliva, ha così dichiarato: «Abbiamo adempiuto formalmente al decreto 33 sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, prevedendo solo ed esclusivamente le terapia del dolore. Abbiamo voluto, in rispetto al know-how 40ennale che il Cardarelli e l’equipe che Montrone ha avuto come ruolo fondamentale all’interno delle cure palliative, riconoscere questa trasmissione di conoscenza verso i pazienti e quindi non sospendendo mai il servizio e le attività per le cure palliative. Innanzitutto perché il territorio non è pronto e quindi i pazienti si sarebbero trovati con una forte discontinuità, quando parliamo di pazienti, parliamo di terminali, di fine vita, ai quali bisogna necessariamente garantire dignità. E bisogna garantire una dignità di fine vita senza dolore. Noi siamo stati protagonisti, insieme a Montrone di questa scelta e abbiamo voluto garantire al paziente un servizio. Aspettiamo di poter inoltrare al nuovo commissario la richiesta supportata da numeri, anche in euro, che ci permettano di dimostrare che al Cardarelli invece le cure palliative, che ci sono sempre state, devono continuare ad esserci. Noi, insieme al NoDo, vogliamo essere attori protagonisti per tutti i pazienti, per il raggiungimento di questo nobile obiettivo».

Vincenzo Montrone, presidente onorario dell’associazione Il Nodo e dirigente dell'unità operativa terapie del dolore e cure palliative dell’ospedale Cardarelli, ha puntualizzato che il suo reparto era stato considerato un'eccellenza in Europa «ed è inaccettabile che ora stia appassendo per la miopia della politica sanitaria, così come è inaccettabile una sua chiusura». 

Tende la mano Lello Topo, presidente della quinta commissione Sanità della Regione Campania, che ha così dichiarato: «La Regione è impegnata ad attuare la legge 38, con l'organizzazione della rete per la terapia del dolore e le cure palliative. In particolare occorrerà utilizzare modelli d’integrazione delle attività ospedaliere e territoriali, valorizzando le strutture di qualità preesistenti, a partire dal Cardarelli».


Per il senatore Lucio Romano, «l'applicazione di cure palliative e terapie del dolore, in una virtuosa collaborazione tra reparti ospedalieri e territorio, rappresenta un dovere da parte delle istituzioni. È risposta di civiltà assistenziale. È testimonianza concreta di vicinanza e accompagnamento per sofferenze e dolori. Qui si misura il bisogno dei più fragili».



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Il Mattino