Inchiesta sulla Juve, il giornalista minacciato è quello di Report

Inchiesta sulla Juve, il giornalista minacciato è quello di Report
Toccherà ai pm della Procura di Roma fare luce sull'intimidazione subita nella notte tra lunedì e martedì dal giornalista della Rai, Federico Ruffo....

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Toccherà ai pm della Procura di Roma fare luce sull'intimidazione subita nella notte tra lunedì e martedì dal giornalista della Rai, Federico Ruffo. Ignoti, dopo avere scavalcato il muro di cinta, si sono introdotti nel condominio dove il giornalista vive con la moglie ad Ostia: hanno disegnato su un muro una croce rossa e cosparso di benzina sia la porta di ingresso dello stabile che quella del suo appartamento. Ruffo ha formalizzato la denuncia ai carabinieri di Ostia che hanno inviato l'incartamento ai magistrati di piazzale Clodio dopo avere svolto un sopralluogo a casa del giornalista.


LE MINACCE
I carabinieri hanno acquisito anche tutto il materiale relativo alle minacce che il giornalista di Report ha ricevuto nelle scorse settimane dopo i suoi servizi relativi alla morte di un collaboratore della Juventus e sui presunti rapporti tra criminalità organizzata, frange del tifo organizzato e dirigenti del club bianconero. Nell'inchiesta si approfondiva la gestione della vendita dei biglietti da parte degli ultras bianconeri. «Se non ci fosse stato il cane avrebbero dato fuoco a casa. Mi ha salvato - ha raccontato Ruffo -. Ero tornato tardissimo a casa. Passo gran parte della settimana a Torino, dovevano sapere che ero a casa. Stavo dormendo quando ho sentito un rumore da fuori, era la ciotola del cane. Ha iniziato ad abbaiare tantissimo. Sono uscito a piedi nudi e sono scivolato su un lago di benzina. Sono caduto a terra bagnandomi di benzina. Poi sono uscito in giardino, sono arrivato al cancello per vedere se stessero scappando ed era pieno di benzina».

LA SOLIDARIETÀ

Su quanto accaduto in molti hanno espresso solidarietà al cronista. Il presidente della Camera, Roberto Fico, parla di «inaccettabile intimidazione» mentre il presidente della Rai, Marcello Foa, l'amministratore delegato Fabrizio Salini e il cda hanno testimoniato vicinanza al cronista e a tutta la redazione di Report. «Un episodio ancora più grave, intollerabile ed inquietante, perché avvenuto nell'abitazione di Ruffo, e del quale ci si augura si possa al più presto risalire agli autori. Il Servizio Pubblico - afferma in una nota la Rai - si schiererà sempre in difesa e a tutela di un giornalismo libero, plurale ed imparziale, elemento fondamentale di ogni maturo sistema democratico». Per il sindaco di Roma, Virginia Raggi, siamo di fronte ad un «fatto gravissimo» mentre il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti afferma che «la libertà di stampa è un valore della nostra democrazia. Va sempre difesa, e mai messa in discussione». Solidarietà a Ruffo, dalla Federazione della stampa e dall'Ordine dei giornalisti. Il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine Carlo Verna ha sottolineato l'impegno «a sostenere in tutti i modi il diritto-dovere di informare e la volontà della categoria di non lasciare mai nessuno solo, anche per difendere quel prezioso patrimonio che è la libertà di stampa».
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Il Mattino