«Non dormivo più, non potevo tenermi questa cosa dentro». Si è presentato ieri mattina al commissariato di Marino il ventenne responsabile...
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Senza dire nulla ai suoi, ha preso l’auto del padre ed è uscito di sera. Ad alta velocità sulla corsia di sorpasso in direzione Roma, ha colpito in pieno lo scooter con padre e figlio a bordo e poi è scappato. L’indomani i giornali parlavano di un pirata della strada che a bordo di una utilitaria grigia aveva causato un grave incidente con due feriti. L’arto del 14enne ferito è stato trovato a diversi metri dal luogo dello schianto. A recuperarlo è stato il comandante della polizia locale di Marino, Alfredo Bertini, che si trovava a passare da quelle parti dopo aver finito il servizio. L’investitore è stato assalito dai rimorsi misti alla consapevolezza che gli agenti della polizia stradale di Albano, diretti da Claudio Marrese, lo avrebbero trovato presto.
Con l’aiuto dei vigili di Marino e Ciampino, gli agenti della Polstrada hanno acquisito le immagini di videosorveglianza di negozi e abitazioni private e hanno individuato il modello di auto coinvolta: una Opel Corsa grigio scuro. Se non si fosse costituito, è molto probabile che il 20enne sarebbe stato rintracciato in poche ore. Ad accelerare i tempi, ha contribuito l’appello lanciato dalla stradale sui media: «Se l’automobilista vuole alleggerire la sua posizione, si presenti subito, altrimenti rischia l’arresto». Messo alle strette, il ventenne, bocciato due volte all’esame di guida, ha raccontato tutto ai genitori e ieri si è presentato insieme al padre alla polizia di Marino. L’auto parcheggiata in cortile, visibilmente ammaccata sul lato anteriore sinistro, è stata sequestrata. Restano gravi le condizioni del giovane che si trovava sullo scooter. Il giovane è ricoverato al Gemelli di Roma dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico: i medici hanno provato a riattaccare l’arto ma l’intervento non sarebbe riuscito. Padre figlio tornavano verso la casa ai Castelli dopo alcuni allenamenti di pallacanestro a Roma.
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Il Mattino