Incidente sul monopattino, Matteo travolto e ucciso a 24 anni: è allarme sicurezza

Incidente sul monopattino, Matteo travolto e ucciso a 24 anni: è allarme sicurezza
Ennesima tragedia domenica sera, vittima ancora una volta un conducente di monopattino, la quarta vittima dall'inizio dell'anno. Un trend allarmante, che procede al ritmo...

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Ennesima tragedia domenica sera, vittima ancora una volta un conducente di monopattino, la quarta vittima dall'inizio dell'anno. Un trend allarmante, che procede al ritmo di circa un morto al mese e che riapre il forse troppo sottovalutato tema della pericolosità dei monopattini sulle strade italiane. L'ultimo schianto, a Roma, ha strappato la vita di un ragazzo di 24 anni, travolto da un'auto guidata da un giovane di 22 anni. A perdere la vita è stato Matteo Taglienti che domenica sera, alle 22, era alla guida del suo monopattino elettrico in viale Tor di Quinto. Dopo l'impatto tra l'auto, una Dacia Sandero, e il giovane sul mezzo elettrico, la vettura ha anche travolto e abbattuto un semaforo. Il 24enne Matteo, nativo di Monte San Giovanni Campano, nel Frusinate, era militare e prestava servizio come effettivo presso l'ottavo Reggimento Lancieri di Montebello in una caserma poco distante dal luogo dell'incidente. Non è ancora chiara la precisa dinamica del sinistro, in particolare se il 24enne era fermo al semaforo o se è stato investito mentre cercava di attraversare la strada. Dalle prime perizie effettuate dalla polizia locale romana si evince che il giovanissimo alla guida della Dacia viaggiava a velocità sostenuta. La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio stradale. Fatale il colpo per il giovane Matteo, centrato in pieno dalla vettura. Il 22enne a bordo della Dacia è stato trasportato all'ospedale Sant'Andrea di Roma in stato di choc e per lui sono stati richiesti gli esami tossicologici di rito. Entrambi i mezzi sono stati posti sotto sequestro.

Matteo è la diciottesima vittima tra i conducenti di monopattini in Italia dal 2020, anno in cui l'Asaps, l'associazione sostenitori ed amici della polizia stradale, ha cominciato con un apposito osservatorio a rilevare questo genere di incidenti. Furono 12 lo scorso anno e due nel 2020. Sono mesi che nel nostro Paese si discute di regolamentare l'utilizzo dei mezzi elettrici a due ruote, ma ad oggi gli interventi approvati in Parlamento appaiono ancora parziali. Alla fine dello scorso anno il Senato approvò un pacchetto di regole per l'utilizzo dei monopattini, ma non troppo restrittive. L'unico intervento sostanziale riguardava i limiti di velocità per i monopattini elettrici, abbassati dai 25 ai 20 chilometri orari su strade e piste ciclabili. Lasciando comunque aperto l'interrogativo su chi potrebbe o dovrebbe controllare (e con quali strumenti) andando a misurare velocità così esigue per mezzi non dotati di targhe di riconoscimento. Le altre norme che furono introdotte riguardavano il divieto di utilizzare i monopattini sui marciapiedi; un'apposita sanzione per la sosta selvaggia; obbligo di casco, ma solo per i minorenni; l'introduzione di nuovi freni e frecce di svolta. 

Nonostante i dati sulla pericolosità dei monopattini, nulla è stato invece fatto per quanto riguarda le assicurazioni. L'obbligo assicurativo dei monopattini per la responsabilità civile esiste solo per le società di sharing che noleggiano i mezzi. Nonostante le cifre non proibitive di un'assicurazione per i monopattini - si va dai 20 ai 50 euro all'anno - non esiste l'obbligo di assicurarsi per i proprietari privati di due ruote elettrici. Se una persona a bordo del proprio monopattino provoca un incidente con un pedone, un'auto o un altro mezzo dovrà risarcire i danni civili autonomamente in mancanza di una polizza. E sono sempre più i casi, ad esempio, di conducenti di monopattini che investono poveri pedoni. A Milano, città dove questo tipo di mezzo ha spopolato, si stima che oltre il 10 per cento degli incidenti veda coinvolto un conducente di monopattino. 

I possessori di monopattini - sono stimati in 1,9 milioni in Italia - non sono quindi tenuti a stipulare un'assicurazione. Un boom di vendite è stato generato soprattutto dal bonus introdotto dal governo Conte nel corso della pandemia. A dover essere obbligatoriamente assicurati sono invece i circa 600mila monopattini noleggiati dalle grandi società che operano nelle metropoli italiane. L'altro paradosso è che resta abbastanza agevole risalire all'identità di chi guida un monopattino in sharing perché le app di noleggio richiedono obbligatoriamente le generalità del conducente. «Ben più complesso - spiegano ad esempio gli operatori della polizia municipale di Napoli guidati dal Comandante Ciro Esposito - è risalire all'identità di chi compie irregolarità a bordo di monopattini privati perché non ci sono targhe. A Napoli, comunque, la situazione non è preoccupante come a Roma o Milano». 

I monopattini possono essere guidati dai 14 anni, ma l'obbligo di indossare un casco protettivo vale soltanto fino ai 18. Da mezz'ora dopo il tramonto è fatto poi obbligo di indossare un giubbotto catarifrangente o bretelle retro-riflettenti ad alta visibilità, ma restano pochissimi i controlli. In Senato si discusse sull'estensione dell'obbligo del casco per tutti i conducenti e sull'obbligo per tutti di avere un'assicurazione. Poi tutto fu rimandato a successive discussioni. Intanto, nelle strade italiane, le vittime crescono e i controlli appaiono ancora esigui e privi di strumenti idonei. 

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Il Mattino