Anche l'incidente di Venezia diventa terreno di scontro politico tra gli alleati di governo. «Senza i no di M5S si poteva evitare», attacca Matteo Salvini, poco...
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«Mi risulta che una soluzione per evitare problemi come quello dell'incidente tra le navi a Venezia era stata elaborata già dall'anno scorso, con l'allargamento di un canale e una parte delle navi a Porto Marghera, ma tutto ciò è bloccato da mesi perché è arrivato un no da un ministero romano, e non è un ministero della Lega», dice da Tivoli il vicepremier Salvini.
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Quindi il capo del Viminale ribadisce la linea: «Se questo governo dirà dei sì io vado avanti a lavorare sereno come un treno.
«Il piano alternativo» per le grandi navi a Venezia «era già pronto dallo scorso novembre» e condiviso con autorità locali e armatori, «peccato che sia stata bloccata subito dal Mit e che in tutti questi mesi il Ministro Toninelli non abbia più preso una decisione definitiva limitandosi all'ipotesi, assurda per molti, di far attraccare le navi a Chioggia, ossia in mare aperto. Ci auguriamo che il Ministro competente risolva la questione una volta per tutte», polemizza il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, e la deputata veneziana, Ketty Fogliani.
«Il piano alternativo per tutelare la laguna, il turismo e soprattutto le persone dai rischi di incidenti nel porto di Venezia causati dal passaggio delle Grandi navi - spiega la Lega in una nota - era già pronto dallo scorso novembre: una soluzione già individuata e peraltro già condivisa da Autorità portuale, Regione Veneto, Comune di Venezia e armatori delle compagnie di crociera rispettosa dell'equilibrio ambientale e del patrimonio architettonico e culturale del territorio». Ma il Mit, dicono Molinari e Fogliani, l'ha «bloccata» e ora «ciò che a tutti è ormai fin troppo chiaro è che ancora una volta i 'Nò causano danni gravissimi alla credibilità del nostro paese. Con la bella stagione ormai alle porte, il traffico crocieristico è in aumento».
La replica di Toninelli arriva su Facebook: «È questa la soluzione a cui fanno riferimento» la Lega? «Far sfiorare una nave da crociera e una petroliera, con i rischi del caso? O presentare come biglietto da visita di Venezia lo sbarco di milioni di turisti di fronte a un petrolchimico? Noi siamo qui da appena dodici mesi e, dopo anni di inerzia, siamo già vicini a una soluzione che finalmente tiene davvero assieme le esigenze del turismo, dell'ambiente e del paesaggio. Le chiacchiere le lasciamo agli altri».
Il Mattino