Indagato per l'omicidio del vicino, lo trovano morto in casa

Quando i soccorritori sono entrati in casa Cristian De Leonardis, 48 anni, era già morto

Indagato per l'omicidio del vicino, lo trovano morto in casa
Quando i soccorritori sono entrati in casa Cristian De Leonardis, 48 anni, era già morto. Il personale del 118 ha provato a rianimarlo ma invano: fatale l'arresto...

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Quando i soccorritori sono entrati in casa Cristian De Leonardis, 48 anni, era già morto. Il personale del 118 ha provato a rianimarlo ma invano: fatale l'arresto cardiocircolatorio che potrebbe essere stato provocato dalle patologie di cui l'uomo, che vive solo, soffriva. Il dramma si è consumato intorno alle 7 di ieri in un alloggio al quarto piano delle case parcheggio del Comune di Chieti di via Albanese.

È stata una vicina di casa a sentire un rumore, come un tonfo, e forse anche dei lamenti. E così ha dato subito l'allarme: l'equipaggio della Volante della Polizia è andato immediatamente sul posto. De Leonardis, che era vivo, ha cercato di aprire la porta chiusa a chiave dall'interno ma la chiave si è spezzata. A quel punto è stato richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco che con l'autoscala hanno raggiunto la finestra dell'abitazione che affaccia su via Albanese e sono entrati, aprendo così la porta dall'interno. Il 48enne è stato trovato in cucina, per terra, era ancora con il pigiama, la piccola casa in ordine. Vano ogni tentativo di rianimarlo. Sul posto si è recato il medico legale, Anastasia Drudi della Asl, unitamente alla Squadra Mobile e alla Polizia Scientifica che ha eseguito rilievi. Distrutti dal dolore la madre di De Leonardis e i due fratelli dell'uomo. L'abitazione è stata sequestrata. La salma, su disposizione del sostituto procuratore Giancarlo Ciani, è stata portata all'obitorio del policlinico per l'ispezione cadaverica che sarà effettuata questa mattina. Una morte per cause naturali ma gli investigatori hanno voluto, comunque, fugare ogni dubbio.

De Leonardis, insieme ad una donna che abita nello stesso stabile, Silvia Capuzzi, era finito sul registro degli indagati per l'omicidio di Francesco Ciammaichella , 40 anni, suo dirimpettaio. Era stato proprio Cristian quella notte a dare l'allarme: l'autopsia ha accertato che Ciammaichella è stato raggiunto da una botta alla testa che gli ha provocato un piccola ma letale ferita che, vista in fotografia, sembra una specie di stella. E si ritiene che sia stato colpito con una mazza da minigolf sequestrata nella sua abitazione. Dopo oltre un anno, e in attesa degli esiti finali anche degli accertamenti compiuti dal Ris su quella mazza sporca di sangue, è probabile che si vada verso una proroga. Dall'inchiesta esce in ogni caso di scena De Leonardis che, assistito dall'avvocato Marco Femminella, si era sempre detto estraneo alla vicenda. Un omicidio con dolo d'impeto, non premeditato, nato forse da una lite degenerata. Ma la cui soluzione sembra ancora lontana.
 

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Il Mattino