India, al via il Kumbh Mela con il Covid: milioni di fedeli convinti che gli dei li proteggeranno

India, al via il Kumbh Mela con il Covid: milioni di fedeli convinti che gli dei li proteggeranno (credits Fotogramma)
La paura del Covid non frena i milioni di pellegrini induisti che si stanno riversando ad Hardiwar, nell’Uttarkahnd, per il tradizionale Kumbh Mela, il più...

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La paura del Covid non frena i milioni di pellegrini induisti che si stanno riversando ad Hardiwar, nell’Uttarkahnd, per il tradizionale Kumbh Mela, il più grande raduno religioso del mondo. Le autorità si sono limitate a dividere le zone lungo il fiume per la processione e l'immersione nelle acque sacre, ma non hanno vietato la manifestazione consapevoli della possibilità di un nuovo picco di contagi. I fedeli non rinunciano al Kumbh Mela perché convinti che le divinità indù li proteggeranno anche dal virus.  

L'India è tra i Paesi più colpiti dalla pandemia e ha iniziato una campagna vaccinale che, data la densità di popolazione, richiederà molto tempo prima di cominciare a sortire effetti significativi. Il Kumbh Mela attira tutte le caste promettendo la purificazione dai peccati e la salvezza eterna. In occasione dell'avvio, ieri, sono arrivati i primi 800mila pellegrini. Tra i partecipanti c'è la convinzione che l'abluzione possa proteggere anche dalla malattia. Una cerimonia dionisiaca e piena di colori, di occhi socchiusi, di vesti e capelli bagnati.  

In concomitanza con il pellegrinaggio, i giudici dell’Alta Corte dello Stato dell’Uttarkahnd hanno chiesto alle autorità di fare un quadro della situazione ospedaliera in una zona in cui la sanità è in pessime condizioni. La priorità è verificare lo stato delle terapie intensive, dei ventilatori polmonari e la disponibilità di posti letto. Il raduno dovrebbe durare tre mesi, ma un ministro dell’Uttarkahnd ha chiesto che venga ridotto a 48 giorni, un tempo sufficiente però a creare un enorme focolaio. 

Quella che è una delle manifestazioni più suggestive e spirituali del mondo potrebbe rivelarsi una bomba a orologeria: il virus potrebbe correre nei tradizionali accampamenti in riva al fiume e negli assembramenti prima delle immersioni rituali. C'è la credenza che gli indiani siano più forti dal punto di vista immunitario rispetto agli occidentali. Qui il coronavirus ha avuto una letalità inferiore in proporzione e la popolazione è più giovane, ma il pericolo resta e le mascherine indossate sono poche. Il Kumba Mela è riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell'umanità: l'ultima edizione, nel 2019, nella città di Prayagraj, l'ex Allahabad, ha visto la partecipazione di 55 milioni di fedeli. Quest'anno al Kumbh Mela sono previste decine di milioni di persone.

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Il Mattino