Inps su Facebook, a «blastare» gli utenti era una funzionaria sotto stress

Inps su Facebook, a «blastare» gli utenti era una donna. «Per il troppo stress è finita in ospedale»
La social media manager dell'Inps, che da un paio di giorni aveva "blastato" i cittadini che facevano richieste - a migliaia e spesso ripetitive e poco sensate -...

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La social media manager dell'Inps, che da un paio di giorni aveva "blastato" i cittadini che facevano richieste - a migliaia e spesso ripetitive e poco sensate - sul reddito di cittadinanza, non era affatto una stagista malpagata ma una funzionaria dell'istituto, che dopo l'eccessivo stress è finita in ospedale. Non è una fake news ma è accaduto davvero: a confermarlo è stato lo stesso presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, che è tornato sulle polemiche innescate ieri dai commenti spazientiti su Facebook





«Non è una stagista malpagata, come scriveva un quotidiano stamane, ma una nostra funzionaria che non ha retto alla pressione - ha detto Tridico - Ieri sera ho chiamato la nostra dipendente, che ha passato la giornata in ospedale per lo stress che ha subito dalla vicenda. Ha avuto tutta la mia comprensione e solidarietà». «La nostra collega - ha affermato Tridico - ha avuto una giornata difficile e mi sono sentito di sostenerla e di invitarla a continuare il suo lavoro con serenità. Certamente bisogna tenere sempre toni consoni al servizio e sono sicuro che quella funzionaria lo fa
».
 
L'Inps su Facebook dopo le migliaia di richieste: «Non trova il PIN e fa i selfie da coniglietta?»

Tra le tante richieste a cui aveva dovuto far fronte, quella continua di come richiedere il Pin o di come registrarsi sul sito: qualche utente affermava di non essere capace, di non riuscire ad usare la app, e tanto altro. «L'Inps ha aperto ai social perché vogliamo una comunicazione trasparente e diretta con i cittadini. Spesso, però, accade che ci sia una pressione sui nostri funzionari e dipendenti come è accaduto ieri». «Certamente - ha detto ancora il presidente dell'Inps - c'è bisogno di formazione e di adeguare le nostre competenze, ma il punto è che lo stress che subiamo ci porta a reazioni scomposte».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino