Suo figlio era uscito all'alba per andare a scuola, e lui era sicuro di essere solo in casa. Così, quando alle 6.30 del mattino ha avvertito dei rumori provenire dal...
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L'ennesima tragedia legata alla psicosi dei furti in casa e alle "armi facili" è avvenuta martedì a Cincinnati, negli Usa. Pochi secondi dopo aver fatto fuoco, l'anziano ha chiamato il numero d'emergenza 911. «Mi ero spaventato, pensavo che Georta fosse a scuola - ha detto agli operatori in una telefonata concitata - Ho sentito dei rumori, sono andato al piano di sotto, ho visto qualcuno che saltava fuori e gli ho sparato. Mi aveva spaventato. Oh Dio, venite più in fretta che potete: mio figlio non riesce a respirare». E mentre l'operatore al telefono tentava di calmarlo dicendogli di posare l'arma e indicandogli come trattare la ferita del figlio, sul posto venivano inviati mezzi di soccorso e agenti di polizia. Il ragazzo, portato al Cincinnati Children's Hospital Medical Center in condizioni estremamente critiche, non ce l'ha fatta: è morto alle 8.15.
Angela Campbell, una vicina, racconta di aver visto il padre di Georta in piedi davanti alla sua veranda poco dopo aver sparato. «Era attonito, completamente sconvolto - ha detto - Questa strada non sarà mai più la stessa». Ma soprattutto non sarà più la stessa la vita dell'uomo che ha ucciso suo figlio, indipendentemente dal fatto che il procuratore della Contea di Hamilton decida di incriminarlo o no. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino