L'Isis insiste e nel quinto numero del suo magazine «Daqib» minaccia ancora che la sua bandiera verrà piantata a Roma, simbolo del cristianesimo. ...
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L'ultimo numero della rivista è in gran parte dedicato all'espansione dello Stato islamico, dal Sinai egiziano fino alla Libia. Vengono rivendicati come un effetto «diretto dell'appello del Califfo» al Baghdadi i recenti attacchi in Canada e Australia. In conclusione un articolo di John Cantlie, «cosa farei se fossi il presidente Usa».
Nuovo video choc. Nuovo video shock dell'Isis: un gruppo di bambini kazaki, figli di quelli che vengono definiti «nuovi combattenti», vengono addestrati a usare i kalashnikov e a combattere al grido di 'Allah u Akbar'. Terribili le immagini. Il filmato mostra una ventina di bambini a bordo di quello che sembra uno scuolabus arriva in un edificio.
«Insegniamo loro l'arabo e l'Islam» dice uno degli "insegnanti", mentre prende la matita di un ragazzino e lo aiuta a scrivere che «non c'è altro potere che quello di Allah». Si tratta, viene affermato, dei figli dei combattenti che sfilano armati fino ai denti nella prima parte del video: secondo il video, sono tutti originari del Kazakhstan, repubblica centro-asiatica dell'ex Urss a maggioranza musulmana. Sembra tutto irreale: gli scolari sono seduti ai banchi verdi, ordinati, come fosse una vera scuola. Ma poi le immagini assumono tutt'altro carattere: i bimbi sono tutti in uniforme. Uno smonta e poi riassembla un kalashnikov.
«Sono la nuova generazione, saranno loro che scuoteranno la Terra», recita una voce fuori campo. Poi prendono tutti le armi, mirano inginocchiati i bersagli. Seguono addestramenti fisici, come fosse una versione araba di Full Metal Jacket, lezioni di arti marziali. La scena cambia ancora. Ora alcuni dei bimbi hanno il volto coperto. Abdullah no: «Il mio leader è Abu Bakr al Baghdadi», risponde a una domanda. Cosa farai da grande? «Sarò uno di quelli che vi sgozzerà i kafiri (infedeli, ndr)», dice il piccolo, che avrà al massimo 10 anni. Inizia quindi la litania, la stessa degli altri video targati Isis, dall'Iraq all'Algeria, con tutti i bimbi in gruppo e la bandiera nera che campeggia dietro di loro.
«Vi uccideremo infedeli, inshallah (se Dio vuole) vi sgozzeremo».
Il Mattino