Ivan, scomparso nel Salento tre anni fa: resti umani in un pozzo, forse sono i suoi

Ivan Giorgio Regoli
BARI - Sarà l'Istituto di Medicina legale di Bari ad accertare l'appartenenza dei resti umani ritrovati tre mesi fa nella campagne di Matino (Lecce) a Ivan Giorgio...

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BARI - Sarà l'Istituto di Medicina legale di Bari ad accertare l'appartenenza dei resti umani ritrovati tre mesi fa nella campagne di Matino (Lecce) a Ivan Giorgio Regoli, il 29enne salentino scomparso nel nulla il 12 settembre 2011.




Lo scorso primo agosto fu un ex poliziotto, neoproprietario di un terreno, a scoprire all'interno di un pozzo una rete con resti umani e stracci: brandelli di vestiti che, secondo la madre e l'ex moglie dell'uomo apparteneva proprio ad Ivan. Tutto questo dovrà essere confermato dagli accertamenti medico-legali che il pm della Procura della Repubblica di Lecce, Antonio De Donno, ha affidato al dott. Alberto Tortorella e al prof. Francesco Introna.







Allo svolgimento degli esami saranno presenti anche il prof. Pietrantonio Ricci e il dott. Emilio Nuzzolese, quali consulenti tecnici di parte nominati dalla famiglia Regoli. Ricci e Nuzzolese, responsabili del Laboratorio di Genetica e Odontologia Forense dell'Università di Catanzaro (Lagenof) - esercitano 'pro bonò l'attività forense per conto della rete legale dell'associazione Penelope, che si occupa di tutela e cura delle famiglie degli scomparsi. Secondo Nuzzolese, odontoiatra esperto in odontologia forense, per una corretta identificazione dei resti servirebbe proprio un accertamento odontologico-forense. "A causa della prolungata permanenza in un ambiente umido - sostiene Nuzzolese in una nota diffusa dall'associazione Penelope - sarà molto improbabile riuscire ad estrarre idoneo materiale genetico dai resti a disposizione. Sarà quindi proprio il metodo dentale a permettere l'identificazione generica e poi specifica della salma, poiché i denti sono quelle strutture del corpo umano più resistenti a tutti i fenomeni cadaverici. Ecco perché - conclude - tutte le autopsie finalizzate alla identificazione dovrebbero sempre prevedere la nomina dell'ausiliario odontoiatra forense". Agli accertamenti odierni dovrebbero essere presenti anche i famigliari di Ivan Regoli, con il sostegno della presidente dell'associazione 'Psicologi per i popolì di Bari-Bat, Rossella Colonna. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino