Prevention Race sul lungomare di Napoli, in gara anche Rosolino

Prevention Race sul lungomare di Napoli, in gara anche Rosolino
Andrea Borsacchi della Canottieri Napoli Triathlon in 32' 14" vince la Prevention Race, la maratona della salute di 10 chilometri che si è svolta oggi sul...

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Andrea Borsacchi della Canottieri Napoli Triathlon in 32' 14" vince la Prevention Race, la maratona della salute di 10 chilometri che si è svolta oggi sul lungomare Caracciolo a conclusione della Settimana della prevenzione. Alessandra Ambrosio, invece, è la prima tra le donne.


In gara anche l'olimpionico Massimiliano Rosolino, che non si è risparmiato dopo lo start di Annamaria Colao, responsabile scientifica del progetto insieme a Tommaso Mandato, presidente di Sportform. Una settimana, quella del Campus 3S dedicata alla Salute conclusa con oltre 2.500 visite mediche gratuite, record della manifestazione; allo sport con 1.500 studenti che hanno potuto provare una decina di discipline sportive e alla solidarietà che è stata protagonista anche della passeggiata amatoriale di stamane alla quale hanno partecipato le Donne in rosa e, tra i tanti, una cinquantina di rifugiati dell'associazione Aics.

Una giornata all'insegna della internazionalità con una delegazione di corridori spagnoli, i rappresentanti dell'associazione italocinese "Tue" e tanti turisti che hanno anche approfittato degli ambulatori nei quali si svolgevano le visite mediche. Un modello, quello del Campus della Salute, che negli anni è diventato una presenza fissa a Napoli e in tutte le città della Campania. Una proposta che dallo scorso anno, con il progetto AlfaOmega che precede le giornate in piazza, consente di avere un confronto scientifico  ai relatori che affrontano ogni tema della ricerca in campo medico.


«Il successo di questa formula significa che la popolazione avverte l’esigenza di un contatto diretto con il medico e spesso forse non ci va per pigrizia, perché costa o perché pensa di consultarlo solo quando si sta male - ha detto la Colao -. In questo modo abbiamo salvato molte vite e di ciò io e le tante persone che lavorano volontariamente all’iniziativa siamo molto fieri. Oggi miriamo a promuovere una campagna nazionale di prevenzione primaria vera che, oltre a garantire un abbassamento delle percentuali di malati, riduca anche i costi per la sanità pubblica. Intendiamo così anche ribaltare l’approccio alla cura delle malattie. Bisogna ricercare le cause più che mirare alla semplice terapia sugli effetti. E lo stile di vita, il mangiare bene, il dormire adeguatamente, l’esercizio fisico, rappresentano un elemento essenziale per ridurre l’impatto che le malattie hanno sulla nostra popolazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino