BRUXELLES Spunta una possibile soluzione di compromesso per la presidenza della Commissione Europea. La partita delle nomine è bloccata dalla questione degli...
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Negoziati per formare maggioranza avanti fino a 12 luglio (Adnkronos) - Quest'ultimo non potrebbe essere la 'Spitzenkandidatin' Ska Keller, che è tedesca come Weber (ogni Stato membro ha un commissario), ma dovrebbe essere un Verde indicato da uno dei Paesi Ue in cui gli ecologisti sono al governo (Danimarca, Finlandia, Svezia e Lussemburgo). Questa ipotesi consentirebbe una via d'uscita elegante all'impasse che si è venuta a creare, in attesa di introdurre le liste transnazionali, che renderebbero gli Spitzenkandidaten una cosa più concreta, rendendoli votabili nei singoli Paesi. Il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato più volte che gli Spitzenkandidaten senza le liste transnazionali a suo parere non hanno senso. Intanto, i negoziati tra i quattro partiti che dovrebbero formare la maggioranza non sono ancora finiti: sono andati avanti ieri sera fino a tarda ora e continueranno fino al 12 luglio, cioè la settimana prima della seconda plenaria di luglio, a Strasburgo, quella che dovrebbe eleggere il presidente della Commissione Europea. In questo modo, la maggioranza avrà un programma da sottoporre al candidato alla presidenza della Commissione, che dovrebbe essere eletto nella plenaria del 15-18 luglio, se tutto va secondo i programmi. Per il copresidente dei Verdi Philippe Lamberts, «serve una maggioranza stabile: se non ne abbiamo una, i veri decisori saranno i populisti, che voteranno sul commercio con la sinistra e sulle migrazioni con il Ppe: vogliamo che vada così?». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino