Roma, scoperto traffico di auto rubate: 5 arresti

Seguendo un segnale satellitare di un'autovettura rubata, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata hanno portato alla luce un vasto giro di riciclaggio di veicoli,...

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Seguendo un segnale satellitare di un'autovettura rubata, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata hanno portato alla luce un vasto giro di riciclaggio di veicoli, arrestando 5 persone e sequestrando un'area verde utilizzata per il taglio delle auto e adibita a stoccaggio delle parti da rivendere illegalmente. In manette sono finiti 5 nigeriani, quattro uomini, di età compresa tra i 23 e i 37 anni, e una donna 21enne con precedenti. Per tutti l'accusa è di riciclaggio in concorso.

 

Allertati dalla centrale operativa di una società di antifurti satellitari, che ha rilevato un segnale di un veicolo rubato, i Carabinieri hanno localizzato un'area verde, recintata e chiusa con un cancello, in via Casale del Finocchio, a Roma. All'interno, i militari hanno notato la presenza di parti meccaniche e di carrozzeria di veicoli che erano stati smontati.

Appostati all'esterno, i Carabinieri, poco dopo, hanno visto arrivare i 5 complici. La donna, che aveva la disponibilità del terreno, ha aperto il cancello con una chiave e i quattro uomini hanno iniziato ad armeggiare vicino ad un furgone. A quel punto, i carabinieri sono intervenuti e li hanno bloccati. 

Ispezionando l'intera area i militari hanno trovato, all'interno di due autoarticolati e ben nascoste da materassi e alcuni mobili, due auto di lusso, una delle quali aveva generato il segnale satellitare, e un furgone, già parzialmente smontato, oltre a numerose parti di altre autovetture e furgoni.

Tutti i veicoli rinvenuti sono risultati rubati. I carabinieri hanno anche trovato un dispositivo elettronico, capace di decodificare i codici di apertura e accensione dei veicoli e numerosi attrezzi, utilizzati per il taglio e lo smontaggio dei mezzi. Tutto il materiale e l'area verde sono stati sequestrati. Gli arrestati sono stati portati in carcere, a Regina Coeli gli uomini, e la donna a Rebibbia.


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Il Mattino