Da anni il progetto della metropolitana di superficie di Latina è al centro di polemiche feroci, e sono anche anni che l'opera faraonica è sotto inchiesta....
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Nel decreto di sequestro preventivo firmato dal pm Cristina Pigozzo viene messo nero su bianco quello che da anni e anni le associazioni sospettavano, anche perché è notorio che il contributo Cipe di 81 milioni di euro fu concesso tacendo che il progetto di una metropolitana leggera che collegasse il capoluogo pontino alla stazione di Latina Scalo non stava in piedi economicamente, visto che la Regione non ha mai accettato di accollarsi la quota annuale di contributo per la percorrenza chilometrica, essenziale per la sostenibilità dell'opera.
Malgrado ciò, incredibilmente non solo il progetto è andato avanti, ma è stato addirittura pagato il primo stato di avanzamento dei lavori (appunto 3,6 milioni di euro), servito - anche in questo caso incredibilmente - per l'acquisto di alcuni vagoni costruiti in Francia e da allora lì rimasti in un magazzino ad ammuffire, malgrado i lavori dell'opera non siano mai partiti, e siano al palo perfino gli espropri dei terreni necessari per il passaggio dei convoglio. va specificato tra l'altro che per gli inquirenti le tre ditte italiane coinvolte non hanno versato neppure un euro alla ditta francese che ha materialmente costruito i vagoni.
Agli indagati la Procura pontina contesta il reato di concorso in truffa aggravata. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino