TERNI Dopo un pomeriggio, quello di ieri martedì 11 novembre, passato al Mise sulle montagne russe, e terminato con il congelamento del tavolo di confronto con l'azienda,...
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Segui le fasi della concitata giornata:
Le reazioni dei sindacati dopo la "riconquista" del tavolo (ore 18): adesso vogliamo fatti e garanzie «L'azione di oggi è servita a riprendere il negoziato, il merito lo verificheremo domani», così il segretario nazionale della Fiom Cgil, Rosario Rappa.
«Non si può attendere, dal tavolo di domani emergano garanzie concrete». Lo dichiarano il segretario generale dell'Ugl Metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, e il segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli
Il tweet di Fabrizio Ricci: Fine del blocco (ore 17) L'addetto stampa della Cgil dell'Umbria, Fabrizi Ricci, in un tweet annuncia la fine del blocco: «Alla fine arriva la notizia attesa. Tavolo domani al Mise e non fra una settimana». Dopo l'annuncio di Fabrizio Ricci arriva anche la conferma dal Mise: «Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi - si legge in una note del Mise - ha convocato per domani 13 novembre nel pomeriggio le organizzazioni sindacali coinvolte nella vertenza Ast Terni»
Sgomberate l'autostrada, ma gli operi non si muovono (ore 14): Le forze di polizia stanno invitando gli operai dell'Ast a liberare la strada, ma le tute blu non sembrano intenzionate ad arretrare di un millimetro. Alle ore 13.20 si registrano: 1 Km di coda tra Orvieto e Attigliano verso Roma; e 2 km di coda verso Firenze tra Ponzano Romano e Magliano Sabina. A volte le code hanno però toccato punte di 9 chilometri.
La protesta è arrivata ad Orte (ore 13): Gli operai giunti ad Orte in macchina hanno oltrepassato il casello autostradale ed hanno bloccati l'A1 in entrambe le direzioni di marcia. Almeno quattrocento gli operai scesi in strada.
Sel e Ugl, le prime reazioni: «Il Governo fa melina» (ore 13) «I lavoratori Ast sono esasperati dall'assenza di certezze, e ora più che mai è necessario un atteggiamento responsabile delle parti per trovare una soluzione rapida, condivisa e definitiva che guardi al futuro»: a dirlo è il segretario generale dell'Ugl metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro. «Il Governo sulle Acciaierie Speciali Terni fa melina, non impegna l'azienda ai suoi doveri e lascia alla ThyssenKrupp il logoramento dei lavoratori.
L'assemblea è terminata: lo sciopero prosegue tutti ad Orte (ore 12). Gli operai hanno deciso di recarsi ad Orte per mettere in atto forme di protesta più energiche. Insomma, la tensione sta crescendo di ora in ora. Gli operai sono partiti per Orte a bordo delle loro auto che stanno formando una lunga carovana. Lo sciopero prosegue
La Fiom: Il governo sta dalla parte dell'azienda (11) La percezione, al momento, è che non ci sia una visione strategica per il futuro. Claudio Cipolla (Fiom): «Il Governo parteggia per l’azienda e vuol farci credere cose non vere» e aggiunge che «gli scioperi e i presidi andranno avanti. Alzeremo il tiro con iniziative nuove e diverse».
Vengono illustrate le proposte del governo e quelle dell'azienda (ore 10,30) Il Governo ha invitato l’azienda a partecipare al progetto Interconnector per acquistare elettricità dall’estero a prezzi vantaggiosi. L’azienda ha informato i sindacati che ci saranno 140 milioni di investimenti, compreso il trasferimento della linea 5 da Torino. Confermati anche gli 80 mila e i 50 mila euro di incentivi. Per l’azienda rimangono circa 290 gli esuberi, anche se 140 sono i lavoratori già usciti con gli incentivi. Per la questione dei i forni è previsto 1 milione di fuso entro il 2016, poi si vedrà. Il contratto integrativo, di fatto, per Ast non esiste e non esisterà più.
Assemblea al via (ore 10): Almeno un migliaio gli operai presenti, ma tanti altri stanno per arrivare. L'assemblea inizia
Operai bloccati in fabbricaa (ore 6). Una squadra di lavoratori impegnati nel controllo del percolato, per mansioni legate alle manutenzione degli impianti, sono rimasti bloccati all'interno della fabbrica, per via dei cancelli che durante la notte erano stati saldati; non si sa bene ancora per quale motivo. I lavoratori che avevano terminato il turno di notte doveva uscire alla sei, ma hanno avuto difficoltà a farlo. C'è chi pensa ad una denuncia per sequestro di persona. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino