«Sei femmina non puoi andare vestita da uomo», e la prende a pugni all'uscita dalla metro. «Mi hanno aggredita perché sono lesbica»,...
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«Prima che mia figlia arrivasse alla consapevolezza di essere lesbica, ad accettare la sua omosessualità, stava male.
Sul caso è intervenuto anche l'assessore ai Diritti del Comune di Torino, Marco Giusta: «La lesbofobia, così come l'omofobia e la transfobia, sono mali che attanagliano la nostra società e da cui fatichiamo estremamente a liberarci», commenta. «Per ogni diritto acquisito, per ogni battaglia vinta a livello comunale o nelle corti, ci viene fatto pagare un prezzo di aggressioni e violenze - aggiunge Giusta - Torino vorrebbe liberarsi una volta per tutte dalle discriminazioni, che però tornano ogni volta. L'unica vera soluzione è una legge nazionale, che garantisca non solo la persecuzione del reato, ma crei una trasformazione culturale diffusa, a iniziare dalle scuole. L'indifferenza è a volte più spaventosa della violenza stessa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino