Quattordici ore di tensione in alto mare, paura svanita solo grazie ad un blitz delle Special Boat Services inglesi. È quanto accaduto venerdì notte a bordo della...
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L'ASSALTO
Il cargo battente bandiera tricolore era partito lo scorso 20 novembre da Casablanca, in Marocco, per poi navigare fino a Lagos da dove la nave è ripartita due settimane fa. Nella capitale nigeriana, non visti, sono riusciti a intrufolarsi i quattro migranti. «Non è un episodio insolito perché ha raccontato al Mattino il portavoce della Grimaldi, Paul Kyprianu accade di frequente che qualche immigrato riesca a salire a bordo. Quando ciò avviene ne diamo immediatamente comunicazione alle autorità del porto di sbarco che vengono a prelevarli. A mia memoria è però la prima volta che avviene un episodio simile con i migranti che minacciano l'equipaggio». Gli immigrati erano stati rintracciati a bordo già il 17 dicembre a largo delle coste marocchine. Come accade di sovente i marinai della Grimaldi avevano quindi garantito vitto e alloggio ai quattro uomini ospitandoli in una cabina dove erano stati ospitati sotto la sorveglianza dell'equipaggio. Poi venerdì notte è iniziato il caos sulla «Grande Tema». Con l'avvicinarsi alle coste inglesi i migranti hanno chiesto all'equipaggio di essere portati nei pressi della riva così da far perdere le proprie tracce. Irremovibili invece i membri della nave portacontainer di 236 metri di lunghezza e 71mila tonnellate di stazza. Gli immigrati hanno così sfondato la porta della cabina dove erano stati rinchiusi e hanno iniziato a minacciare l'equipaggio armati di spranghe.
L'OPERAZIONE
I membri a bordo hanno mantenuto sangue freddo: si sono rinchiusi sul ponte di comando lasciando i quattro uomini all'esterno. La nave condotta da un capitano italiano non ha mai perso il controllo, ma ha iniziato a girovagare a largo di Margate, nel Kent, fra La Manica e la foce del Tamigi. All'esterno del ponte di comando i quattro migranti continuavano a minacciare i marinai a bordo del cargo, inconsapevoli di quanto gli stava per accadere. Il capitano ha subito inviato un mayday alle autorità inglesi che hanno fatto partire un elicottero con a bordo dodici uomini delle Special Boat Services, i Navy Seals della Marina britannica. Gli incursori delle Sbs si sono quindi calati con le corde sulla nave della Grimaldi immobilizzando gli aggressori nel giro di un paio d'ore. Subito dopo, sul posto, è giunto un altro elicottero della polizia britannica con altri 13 uomini che hanno riportato la situazione sotto controllo e per sorvegliare i migranti fino all'arrivo in porto. Tema è quindi riuscita ad approdare a Tilbury, dove era diretta, alle 5,20 di ieri mattina. I quattro uomini sono stati arrestati per violazione della legge sull'immigrazione.
Il caso non è stato infatti trattato dalla polizia inglese come un atto di pirateria o di sequestro di persona proprio grazie alla prontezza del capitano che è riuscito per tutto il tempo a mantenere il pieno controllo della sua nave e che ha immediatamente inviato un sos alla capitaneria di porto britannica.
Sul caso è intervenuto duramente anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. «Dirottano una nave italiana ha detto il titolare del Viminale pretendevano di essere sbarcati in Inghilterra. Due calci nel sedere e a casa». Tutto si è concluso senza che nessuna delle persone coinvolte, né i migranti né l'equipaggio, restasse ferito. «Abbiamo una flotta di 120 navi e spiega Paul Kyprianu della Grimaldi solchiamo gran parte dei mari di tutto il mondo. Ogni volta che accadono episodi simili agiamo sempre secondo le regole in accordo con le autorità. È stato tutto più complesso, ma è andato tutto bene e i nostri marinai potranno trascorrere serenamente il Natale».
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Il Mattino