Sin da quando, sette anni fa, era rimasta incinta per la prima volta, la giovane mamma si trovava in lista d'attesa per un alloggio popolare riservato alle fasce sociali meno...
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Dopo una lunga attesa, in cui la donna aveva cambiato casa più volte, a Danielle e a suo figlio era stato riservato un appartamento all'interno di un hotel da tempo dismesso in una zona periferica della capitale irlandese. Il contesto, però, era di degrado totale: la donna aveva denunciato ai familiari e alle istituzioni di temere per se stessa e per il suo bambino. L'appartamento si trovava infatti in un edificio diroccato, dove alcuni locali erano state anche dati alle fiamme e occupati da senzatetto e spacciatori.
Il suicidio di Danielle, ritrovata senza vita all'interno dell'appartamento, è apparso subito annunciato: la ragazza lo aveva già minacciato davanti ad amici, familiari e rappresentanti dei servizi sociali. «Danielle temeva per il futuro di suo figlio e si sentiva non solo impotente, ma anche abbandonata da chi avrebbe dovuto proteggerla», racconta un'amica all'Irish Herald. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino