Lo zio di Obama non è più clandestino, dopo 50 anni negli Usa

Onyango Obama
Lo zio keniota del presidente Barack Obama, Onyango Obama, ha ottenuto la green card, il permesso di soggiorno permanente negli Stati Uniti dove vive ormai da 50 anni. Un giudice...

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Lo zio keniota del presidente Barack Obama, Onyango Obama, ha ottenuto la green card, il permesso di soggiorno permanente negli Stati Uniti dove vive ormai da 50 anni. Un giudice di Boston infatti ha finalmente annullato l'ordine di deportazione emesso nei confronti del fratellastro del padre di Obama nel 1986 e nel 1989 per essere rimasto nel Paese oltre la scadenza, nel 1970, del permesso di soggiorno da studente con il quale era arrivato nel 1963.




Oyango era comunque rimasto nel Paese senza documenti dopo aver perso un appello contro l'ordine di deportazione nel 1992. Il suo caso era emerso quando nel 2011, quindi dopo l'elezione del nipote alla Casa Bianca, l'uomo era stato arrestato per guida in stato d'ebbrezza a Framingham, alle porte di Boston.



Ora il caso si è chiuso perchè il giudice Leonard Shapiro ha potuto applicare la legge che concede la green card alle persone che sono arrivate in America prima del 1972. «Benvenuto in America!» ha detto così il giudice allo zio del presidente. Testimoniando in aula Onyango ha detto:«ho un nipote, è il presidente degli Stati Uniti».



Ed ha raccontato di averlo ospitato per tre settimane negli anni ottanta, quando era studente della Harvard Law School. Questo sarebbe in contraddizione con quanto affermato dalla Casa Bianca, secondo la quale il presidente Obama non avrebbe mai incontrato lo zio. Il giudice Shapiro è lo stesso giudice che nel 2010 aveva concesso l'asilo ad un'altra zia di Obama, Zeituni.
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Il Mattino