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RAGUSA - Dopo il funerale del piccolo Loris e il trasferimento della madre Veronica dal carcere di Catania a quello di Agrigento, in contrada Petrusa parla l'avvocato della donna.
«Capita spesso che i detenuti vengano trasferiti, si tratta di decisioni dell’amministrazione del dipartimento di polizia penitenziaria». Non viene fatto, quindi, alcun riferimento alle tensioni all'interno del carcere e alle minacce che la donna avrebbe subito da parte degli altri detenuti.
Il legale ha poi voluto precisare che Veronica non è intenzionata ad arrendersi: «Ho trovato la signora fortemente turbata per la morte del figlio ma assolutamente determinata a combattere per la sua libertà». Proprio ieri al tal riguardo la mamma di Loris aveva detto: «Mio figlio è stato ucciso due volte: la prima quando per mano dell’assassino ha smesso di vivere, la seconda quando mi hanno arrestata e messa in carcere come colpevole del suo omicidio».
L'avvocato ha poi precisato il numero di lettere inviate dalla donna al marito, specificando che si tratta di una sola e che in quella chiede giustizia per suo figlio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino