In un’America che pullula di frozen yogurt, ice-cream da condire con i più svariati sciroppi e toppings, a far breccia nel cuore dei golosi che non rinunciano alla...
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Come nasce il vostro American Dream?
D: “Dopo la laurea alla Bocconi, ho avuto l’opportunità di fare esperienze lavorative in Francia, Cina e Brasile prima di approdare negli States. Ho capito subito che era il paese perfetto per un ragazzo giovane e volenteroso come me. Qui viene premiato chi merita davvero e chi lavora sodo. Alex, stanco della vita milanese è arrivato qui nel 2011 col sogno di entrare nel settore dell’Hospitality”
Da dove parte il concept di Gelato-Go?
A: “Da un’idea di tre amici che, dopo essersi ritrovati a Miami ed aver riscontrato una carenza di autentiche gelaterie, hanno deciso di unire forze e competenze per sopperire alla mancanza. L’azienda, in origine, aveva tre punti cardine: il prodotto (nella persona di Antonio Arminio, ormai ex socio, originario di Caserta e proprietario della gelateria Arminio a Santa Maria a Vico), la finanza (di cui si occupa tutt’ora Domenico) e il marketing (la mia specialità). Siamo partiti aprendo la prima location su Ocean Drive, a South Beach, Miami. Era il Gennaio del 2013 e avevamo un banco con appena 12 gusti. A distanza di 7 anni, vantiamo un franchising composto da 20 punti vendita tra Florida e California”
Ed ora addirittura il vostro gelato è parte della Dodgers Experience. Come si è sviluppato il progetto e di cosa si tratta nello specifico?
A: “Il progetto è nato dalla nostra esperienza nel creare collaborazioni di valore con marchi molto prestigiosi. Questa è la seconda volta che ci affianchiamo a un team sportivo dopo una precedente esperienza con i Miami Heat, team NBA. Il Blue Dodgers Gelato, prodotto creato appositamente per questo progetto, è un fior di latte adattato ai colori della squadra losangelina e ricoperto di sprinkles colorati. E’ in lavorazione anche un altro gusto creato per promuovere il giocatore del mese e si tratterà di un variegato al mirtillo”
Parlava di altre collaborazioni prestigiose, può citarne alcune?
A: “Certo, abbiamo avuto la fortuna e l’onore di collaborare con marchi notissimi come Bulgari, Vogue, Ferrari USA, Peroni, Fernet Branca, Hulu e tanti altri. A fine Agosto inoltre partirà un’iniziativa per promuovere l’aceto balsamico di Modena nel nostro primo restaurant concept Pasta-Go”
Stiamo affrontando una crisi sanitaria senza precedenti. Come ha reagito il vostro brand e quali saranno secondo voi gli effetti che questa pandemia avrà sull’imprenditoria?
D: “Come tutti, anche Gelato-Go e la neonata Pasta-Go hanno subito il gravissimo impatto di questa crisi mondiale. La microeconomia, quella reale, quella dei consumi “day to day”, ne sta uscendo devastata. Abbiamo cercato di diminuire, per quanto possibile, i costi fissi, ma senza rinunciare alla qualità e tenendola sempre alta, ad esempio, rappresentiamo Caffè Moreno, eccellenza campana che ci consente di offrire agli americani il vero espresso napoletano. Personalmente credo che ci vorranno due o tre anni per recuperare il GDP perso e i primi miglioramenti sostanziali credo si vedranno solo nel 2021”
Quali sono i progetti futuri di Gelato-Go e Pasta-Go?
D: “L’idea è quella di arrivare ad aprire 50 location di Gelato-Go e 15 di Pasta-Go entro il 2025. E’ una sfida enorme, ma siamo pronti a mettercela tutta”
Cosa consigliate a chi desidera creare un business qui negli Stati Uniti?
A: “Consiglio di non venire qui per tentare un colpo di fortuna. Bisogna avere un piano ben organizzato, soprattutto se si ha famiglia. In quel caso, l’ideale sarebbe affidarsi a un franchising solido che possa supportare l’intero processo. Soprattutto nel periodo che stiamo vivendo, è essenziale investire il capitale in modo sicuro ed efficiente”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino