Madame e Camila Giorgi indagate: finte vaccinazioni anti-Covid per ottenere il Green pass. L'accusa è di falso ideologico

La cantante e la tennista sono finite nell’inchiesta della procura di Vicenza

Madame e Camila Giorgi indagate: finte vaccinazioni anti-Covid per ottenere il Green pass
Ci sono anche i nomi della cantante vicentina Madame (pseudonimo di Francesca Calearo) e della tennista di fama mondiale Camila Giorgi nelle carte dell’inchiesta della...

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Ci sono anche i nomi della cantante vicentina Madame (pseudonimo di Francesca Calearo) e della tennista di fama mondiale Camila Giorgi nelle carte dell’inchiesta della procura di Vicenza sul presunto maxi giro di finte vaccinazioni anti-Covid per ottenere il Green pass, che lo scorso febbraio aveva portato agli arresti dei medici Daniela Grillone Tecioiu ed Erich Volker Goepel e del compagno della dottoressa, Andrea Giacoppo. 

Sono sottoposte alle indagini altre 14 persone, la cui posizione è emersa dalle intercettazioni. Si tratterebbe di pazienti che hanno usufruito della falsa vaccinazione (anche sanitari e sportivi APPUNTO). E’ stato disposto il sequestro del loro green pass e sono state eseguite delle perquisizioni. Disposto anche il sequestro preventivo di 25 mila euro, presunto profitto dell’operazione criminosa.

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Madame e Camila Giorgi, l'accusa è di falso ideologico

Il reato ipotizzato a carico della cantante e della tennista - riferisce il Giornale di Vicenza - è di falso ideologico, per presunta irregolarità nella procedura di ottenimento del Green pass. Le due sono nella lista dei clienti di uno dei medici arrestati, ma non sono sue pazienti. Secondo l'ipotesi d'indagine, potrebbero essersi recate appositamente nello studio di Vicenza per ottenere il Green pass pur non essendosi sottoposte alla profilassi. È da accertare se i due personaggi pubblici abbiano effettuato o meno la vaccinazione; per le esibizioni della cantante, comunque, all'epoca dei fatti bastava avere un tampone con esito negativo per poter lavorare. I due medici sono stati rimessi in libertà, nel frattempo, perché caduto il rischio di reiterazione del reato. 

 

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Il Mattino