Il mais ogm non presenta rischi evidenti per la salute dell'uomo. È quanto risulta da una vasta analisi dei dati relativi a 21 anni di coltivazioni nel mondo...
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«Questa analisi fornisce una sintesi efficace su un problema specifico molto discusso pubblicamente», ha rilevato la coordinatrice della ricerca, Laura Ercoli, docente di Agronomia e Coltivazioni Erbacee all'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna. Con lei hanno lavorato Elisa Pellegrino, Stefano Bedini e Marco Nuti.
Tutti gli autori rilevano che «lo studio ha riguardato esclusivamente l'elaborazione rigorosa dei dati scientifici e non l'interpretazione 'politica' dei medesimi» e ritengono che i dati appena pubblicati permettono di «trarre conclusioni univoche, aiutando ad aumentare la fiducia del pubblico nei confronti del cibo prodotto con piante geneticamente modificate».
Dall'analisi di 11.699 dati contenuti in articoli di riviste scientifiche accreditate, è emerso che le colture di mais transgenico hanno una resa superiore dal 5,6% al 24,5%, aiutano a ridurre gli insetti dannosi ai raccolti e hanno percentuali inferiori di contaminanti pericolosi negli alimenti, come micotossine (-28,8%) e fumonisine (-30,6%). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino