Maltratta i quattro figli piccoli. Attenuante perchè l'ha lasciata il marito

Maltratta i quattro figli piccoli. Attenuante perchè l'ha lasciata il marito
Condannata ad un anno e 4 mesi di reclusione, dal tribunale monocratico di Pescara, una donna di 41 anni riconosciuta responsabile di reiterati maltrattamenti in famiglia ai danni...

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Condannata ad un anno e 4 mesi di reclusione, dal tribunale monocratico di Pescara, una donna di 41 anni riconosciuta responsabile di reiterati maltrattamenti in famiglia ai danni dei quattro figli minori, di cui tre invalidi. Le violenze, consumatesi tra le mura domestiche di una località della provincia di Pescara, andarono avanti dal 2011 al 2014. Il perito nominato dal giudice, lo psichiatra Raffaele De Leonardis, nella sua relazione ha certificato la semi infermità mentale della donna, mettendo in rilievo come lo stato di prostrazione della donna sia peggiorato in seguito all’abbandono da parte del marito. Circostanze che sono valse all’imputata il riconoscimento delle attenuante delle generiche, anche se al riguardo è necessario leggere nel dettaglio le motivazioni della sentenza, che saranno rese note il 3 dicembre prossimo.


Nel corso della discussione, davanti al giudice Virginia Scalera, l’avvocato della difesa, Carlo Corradi, aveva invocato l’assoluzione, dopo avere illustrato le risultanze di una consulenza di parte nella quale si dava conto del delicato stato di salute mentale della sua assistita e del percorso di sostegno psicologico intrapreso dalla stessa. Il pm Rosangela Di Stefano aveva chiesto invece la condanna “alla pena di giustizia”. La donna – sulla base di quanto ricostruito dall’accusa – in più occasioni percosse i figli, “per futili motivi in relazione alla tenera età”, picchiandoli con una cinta, lanciando le proprie scarpe addosso ai ragazzini e graffiandoli. In un’occasione avrebbe anche premuto un giravite sulla nuca di un figlio e un’altra volta avrebbe sistemato lo stesso figlio nella vasca da bagno, per poi sottoporlo ad un getto di acqua gelida. La madre era inoltre solita strillare, “incurante dei pianti dei figli” e arrivò a trascurare i pasti dei minori, “facendoli vivere in un clima di tensione e sopraffazione”. A rendere ancora più tragica la vicenda, il fatto che i tre figli presentano deficit cognitivi e comportamentali. I minori furono ascoltati in fase di incidente probatorio e la madre venne rinviata a giudizio.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino