Mamma diventa «Monella» nel sito hard: decine di proposte a luci rosse. Le avevano rubato l'identità

Mamma diventa «Monella» nel sito hard: decine di proposte a luci rosse. Le avevano rubato l'identità
Le aveva rubato l'identità, sottraendole alcune fotografie postate sui social e creando un suo profilo su un frequentatissimo sito porno e di incontri per adulti....

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Le aveva rubato l'identità, sottraendole alcune fotografie postate sui social e creando un suo profilo su un frequentatissimo sito porno e di incontri per adulti. Da quel momento la sua vita era diventata un incubo, con insulti, proposte indecenti, offese che piombavano sul suo telefonino a tutte le ore del giorno e della notte. L'uomo che le ha reso l'esistenza impossibile, che si celava dietro internet, è stato ora stanato dalla polizia di Lanciano, che ha effettuato accertamenti e lo ha segnalato alla magistratura.


Lei, una mamma di Lanciano, assistita dall'avvocato Maria Grazia Piccinini, alla fine dello scorso anno si era rivolta alle forze dell'ordine e aveva segnalato la vicenda. E cioè che sul web, su annunci69.it, luogo virtuale di incontri e di contatto per scambi di coppia, c'erano, da tempo, le sue immagini di Facebook. Le più significative, dove il viso era stato in parte oscurato ma erano riconoscibili i capelli neri ed una rosa tatuata. Inoltre, a suo nome, qualcuno aveva attivato un profilo, in cui compariva come "Monella", nick name accompagnato dalle sue iniziali. «Quanti mi conoscono  - aveva evidenziato la donna – mi individuano perfettamente». E in diversi si sono sentiti in obbligo di prenderla in giro. «Ti sei malamente celata in volto – le scriveva per esempio un certo Daniel – per proporti come merce di scambio...». «Ah ah ah... Non rovinarti la dignità così facilmente», la derideva un altro.

Insomma caterve di messaggi di questo tenore, fino a non poterne più, e a decidere di sporgere querela. L'autore del gesto è stato scovato: ha 44 anni ed è di un paese vicino a Chieti. Il fascicolo aperto nei suoi confronti dalla Procura di Lanciano, per furto d'identità e altri reati, è stato inoltrato a quella di Chieti, per il prosieguo delle indagini. Il profilo osé è stato rimosso. Serena Giannico Leggi l'articolo completo su
Il Mattino