Le parole di Leopoldo Luque, il neurochirurgo che aveva seguito Maradona negli ultimi quattro anni della sua tormentata vita, non potevano passare inosservate soprattutto per i familiari di Diego. Il medico si è difeso, piangendo in tv, e questo ha fatto sbottare Dalma Maradona, primogenita del Campione e di Claudia Villafane. «Bugiardo di m... Pensi di essere figo... Avrei voluto già farti fuori ma eravamo in due contro mille, contro quella mafia... Questa è giustizia mediatica, tu marcirai in galera», alcuni dei passaggi più forti dei commenti pubblicati sui social da Dalma contro Luque, che aveva dichiarato di non essere il responsabile dell'assistenza a Maradona, morto il 25 novembre dopo dodici ore di agonia secondo la relazione della commissione medica.

Dalma Maradona ha rincarato la dose: «Non avresti dovuto giocare a fare il Superman, mio padre aveva bisogno di un medico che lo seguisse, però tu amavi apparire nelle fotografie, era più forte di te. Ci sono gli audio che parlano per te, mi dà il pace il fatto che non ho mai avuto a che fare con una persona come te. Andare in tv non ti salverà». 

Sono sette gli indagati dalla procura di San Isidro per la morte di Maradona, tra medici e infermieri che avrebbero dovuto assisterlo. Dopo l'esame della relazione della commissione medica formata da undici specialisti, i magistrati hanno modificato il capo di accusa da omicidio colposo in omicidio con dolo eventuale, per cui è revista una pena da 8 a 25 anni. L'inizio degli interrogatori dei sette indagati si inizieranno lunedì 31 maggio e termineranno a metà giugno. In queste settimane la procura di San Isidro farà anche chiarezza sul ruolo dell'avvocato Matias Morla, che era il capo del clan che gestiva non solo gli affari commerciali ma anche la vita di Maradona.