Sembra vicino, ma è presto per dirlo, un finale meno amaro per i tre orfani di Marianna Manduca, la donna uccisa nel giugno 2007 a Palagonia, in provincia di Catania,...
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I tre orfani, in un iter processuale complesso, avevano visto riconoscersi in primo grado il maxirisarcimento dopo che era stata ravvisata la responsabilità civile dei magistrati: la donna aveva infatti presentato 12 denunce contro l'uomo che l'ha poi uccisa a coltellate. Ma la Corte d'appello di Messina lo scorso marzo aveva annullato quel risarcimento dando ragione alla Presidenza del Consiglio che aveva fatto ricorso sostenendo che i magistrati di Caltagirone fecero il possibile considerata l'assenza all'epoca di una legge sullo stalking.
Una decisione che la difesa della famiglia di Marianna aveva impugnato in Cassazione davanti alla terza sezione civile. I giudici della terza sezione civile della Suprema Corte hanno accolto il ricorso dei figli di Marianna, presentato a nome loro dagli Licia D'Amico e Alfredo Galasso: gli orfani furono adottati dal cugino della madre Carmelo Calì e dalla moglie. La Cassazione ha annullato così la sentenza di secondo grado e ha disposto un nuovo giudizio davanti alla Corte di Appello di Catanzaro.
LA FAMIGLIA: SENTENZA STORICA «Siamo molto soddisfatti della risposta di giustizia arrivata oggi con questa sentenza della Corte di Cassazione.
Il Mattino