Quirinale, Mattarella e il secondo mandato: «Anche Leone chiese non rieleggibilità del Presidente della Repubblica»

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella allontana (nuovamente) l'ipotesi di un suo mandato-bis. Lo ha fatto durante un incontro al Quirinale in accasione dei 20 anni della...

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Il Capo dello Stato Sergio Mattarella allontana (nuovamente) l'ipotesi di un suo mandato-bis. Lo ha fatto durante un incontro al Quirinale in accasione dei 20 anni della morte di Giovanni Leone. Leone che - ha ricordato - come Antonio Segni, chiese «la non rieleggibilità del presidente della Repubblica con l'elimazione del semestre bianco».

 

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Quirinale, le parole di Mattarella

«"Ho servito il Paese con correttezza istituzionale e dignità morale". Così il presidente della Repubblica, Giovanni Leone, si congedava dagli italiani alla vigilia del semestre bianco. Ennesima testimonianza dell'altissima sensibilità istituzionale che per tutta la vita aveva ispirato le sue scelte», ha sottolineato Mattarella ricordando la sua figura. Per il Capo dello Stato Leone «non ebbe remore ad abbandonare una responsabilità che gli era congeniale, quella di presidente della Camera. Ha mostrato coraggio e generosità a corrispondere all'interesse generale della vita della Repubblica». Ed anche in un momento grave per il Paese, c'era appena stata Piazza della Loggia, Leone si adoperò per una «lenta ricucitura del tessuto sociale. E quello della ricucitura, del rammendo, è tema che tornerà frequentemente nella pedagogia dei presidenti che si sono succeduti al Quirinale». 

 

 

«Nella vita di ogni comunità - e quella politica non fa eccezione - si manifestano momenti di difficoltà, di incomprensione, di stallo, in cui la nave sembra rifiutarsi di proseguire, le macchine paiono smettere di funzionare. Questo, naturalmente, applicato alla vicenda politica può portare a conseguenze imprevedibili. Entrano in campo allora le forze della saggezza e della conciliazione per riannodare il dialogo, per far proseguire il cammino, per aprire nuovi orizzonti», dice Mattarella.

 

Il ricordo di Leone

«Leone definiva la stampa componente essenziale della società. Ma allora espresse parole profetiche: »la stampa è al servizio della verità ma sappiamo come la verità sia spesso inafferabile, accontentiamoci che ci sia un riscontro oggettivo, la buona fede. Per concludere credo che si possa fare un caloroso invito ad avere tutto il riguardo per la dignità della persona che va salvaguardata. Difficile trovare una campagna scandalistica come quella rivolta contro Giovanni Leone», ha sottolineato Mattarella.

 

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Il Mattino