Hanno rischiato di morire a pochi metri dalla terraferma e se sono salvi lo devono a decine di semplici cittadini che non ci hanno pensato un momento a gettarsi in mare per...
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Un flusso praticamente ininterrotto che porta a riva piccole quantità di essere umani, provenienti prevalentemente dalla Turchia, dal Medio Oriente o dal Sud est asiatico. Lo scorso anno furono una ventina, in prevalenza sulla costa crotonese, ma anche su quella ionica reggina. Nonostante gli sforzi e la generosità degli abitanti del posto, però, uno dei migranti è stato inghiottito dai flutti e adesso risulta disperso, mentre i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno individuato i presunti scafisti, due cittadini russi di 43 e 25 anni, bloccati in un albergo in cui erano andati a dormire. La barca sulla quale viaggiavano i 51 migranti - tra loro sei donne, tre bambini ed un neonato - si è incagliata a pochi metri dalla costa, nei pressi di un albergo, dopo essere stata abbandonata dagli scafisti e si è rovesciata su un lato. Le grida disperate hanno svegliato alcuni residenti della zona. I cittadini non ci hanno pensato su due volte e sono corsi in acqua per portare a riva quei disperati.
Anche il sindaco di Melissa Gino Murgi è intervenuto. «Ho visto miei concittadini togliersi il giubbotto per darlo alle persone bagnate e infreddolite» ha raccontato poi. «Tutti, qui, si sono prodigati al massimo.
Il Mattino