Migranti, arrestati 6 scafisti egiziani: tenevano donne e bambini chiusi sotto coperta e li liberavano a pagamento

Migranti, arrestati 6 scafisti egiziani: tenevano donne e bambini chiusi sotto coperta e li liberavano a pagamento
Sei egiziani, sbarcati a Palermo giovedì scorso con centinaia di migranti, sono stati arrestati dalla polizia perché ritenuti gli scafisti dell'imbarcazione soccorsa in...

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Sei egiziani, sbarcati a Palermo giovedì scorso con centinaia di migranti, sono stati arrestati dalla polizia perché ritenuti gli scafisti dell'imbarcazione soccorsa in acque internazionali dalla nave Diciotti della Capitaneria di porto.




I fermati sono: Mustopha Taysir, 38 anni; Solah Ahmed, 29 anni; Mohammud Alli, 22 anni; Mohammed Abdella, 24 anni; Mohammed Taysir, 32 anni e Ala Mohamed Shafi, 28 anni.



A consentire l'individuazione degli scafisti, sono stati i racconti dei migranti che si trovavano a bordo dell'imbarcazione che hanno denunciato le responsabilità degli scafisti e hanno descritto le drammatiche condizioni vissute durante la traversata, raccontando le crudeltà subite dai sei arrestati.

Dai racconti dei migranti è emerso che l'imbarcazione era partita dall'Egitto e che ciascun passeggero era stato costretto a pagare 2000 euro. Alcuni extracomunitari sono stati picchiati durante il viaggio e molti dei 432, donne e bambini compresi, sono stati costretti sotto coperta con il portellone chiuso. I parenti, pur di consentire ai familiari di uscire dalla «pancia» dell'imbarcazione, in corso di traversata, avrebbero pagato un ulteriore obolo ai «padroni» della nave. Alcuni passeggeri, capendo il pericolo di viaggiare in quelle condizioni, avrebbero protestato e si sarebbero ribellati: solo in questo modo sarebbe stato impedito agli scafisti egiziani di far salire a bordo un altro centinaio di persone.



Sulla carretta che avrebbe potuto portare una trentina di persona sono stati fatti salire 432 migranti. Alcuni sono stati fatti, poi, sbarcare a Palermo dalla nave della Capitaneria di Porto «Ubaldo Diciotti». Altri sono stati portati e a Taranto. Sulla «carretta» viaggiavano siriani, egiziani, palestinesi, iracheni, etiopi, eritrei, somali e sudanesi intercettati a 160 miglia da Capo Passero, quando il peschereccio a bordo del quale erano stipati stava imbarcando acqua. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino