L'ordine è chiaro: in Francia non devono entrare, lo dicono le regole. E le regole, con tanto di cifre, ieri le ha ricordate il prefetto del dipartimento delle Alpi...
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Una stretta, quella della Francia, che arriva nel giorno in cui in Italia infuria la polemica politica: in campo la Lega e Silvio Berlusconi fila nella battaglia anti-immigrati, ma il premier Matteo Renzi che reagisce contro chi «gioca con le paure degli italiani». Accogliere gli immigrati? «Che pena», sbotta Matteo Salvini che definisce Renzi «un tizio pericoloso che va fermato». E poi c’è Maroni che reagisce all’aggressione del capotreno a Milano da parte di un gruppo di «latinos» con un secco invito alla polizia: «Se è necessario si spari». Anche Berlusconi, che dice di essere «sotto choc» per il raid milanese, sceglie la linea dura: «Polizia comunale e forze dell'ordine devono lavorare con l'esercito. Siamo invasi, ma il governo dov’è?».
Il governo, spiega Renzi, è posizionato su una linea che tiene insieme sicurezza e accoglienza. Le posizioni leghiste non trovano nessuna accoglienza a Palazzo Chigi: «Ci sono tanti che abbaiano alla luna, vivono sulle paure e pensano che l’unica dimensione sia chiudersi a chiave in casa. Non è così».
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