MILANO Le hanno versato nel bicchiere la droga che cancella la memoria. Una, due, tre volte. E lei ha bevuto, ignara di tutto. Poi l’hanno portata in un appartamento e...
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DROGA DELLO STUPRO
L’episodio è avvenuto nell’aprile 2017 e oggi è stata comunicata l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare da parte dei carabinieri. Gli arrestati hanno 22, 29 e 48 anni, gli ultimi due hanno precedenti specifici. La vittima ha raccontato che la sera del 13 aprile 2017 ha accettato l’invito del ventinovenne, con cui era uscita un paio di volte. Lui era molto preso da lei e non accettava di essere considerato solo un amico, ma tale rapporto era stato sottolineato dalla ragazza anche la sera stessa. Agli investigatori ha raccontato di aver raggiunto un pub in via Crema sull’auto dell’amico e a bordo c’erano già gli altri due uomini. Lei li conosce, si fida.
Durante la serata ha bevuto diversi drink, alcuni dei quali le sono stati messi in mano direttamente dal ventinovenne. Le telecamere nel locale hanno registrato il momento in cui versano per tre volte le benzodiazepine nel bicchiere della vittima. Una volta persi i sensi e la memoria la giovane è stata portata in un appartamento e per diverse ore è stata violentata. I ricordi della ragazza, secondo quanto riportato dagli inquirenti, erano confusi ma al mattino dopo si è svegliata in stato confuzonale e mezza nuda, con forti dolori e con un’unica immagine: le sue urla mentre ripeteva «basta, basta». Presa dal panico ha chiamato il primo numero in rubrica e ha chiesto aiuto ma a quel punto gli aggressori si sono svegliati e hanno accettato di accompagnarla a casa. Durante il tragitto hanno proferito pochissime frasi, ripetendo però (anche successivamente con messaggi) che doveva smettere di «prendere tutta quella cocaina», che li aveva spaventati moltissimo e che di fatto l’avevano salvata.
«PERSONE ORDINARIE»
Poche ore dopo il ritorno a casa la giovane ha iniziato ad avere dolori fisici sempre più forti e alcuni flash della notte. Alla clinica Mangiagalli i medici hanno confermato la violenza e dalle analisi è emerso che la ragazza aveva un livello di benzodiazepine superiore di oltre quattro volte quello massimo. Dal certificato si legge che erano superiori a 900 a fronte di una positività superiore a 200. Le tracce di dna hanno incastrato il ventiduenne e il ventinovenne, il coinvolgimento del terzo stupratore è emerso durante le intercettazioni.
«Come magistrato e come donna, è un caso che mi sarà difficile dimenticare.
Il Mattino