«Ieri l’amministratrice delegata di Mittal Italia che gestisce l’Ilva, Lucia Morselli, ha detto che il governo sapeva perfettamente che nel nuovo contratto,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Intanto, finché il vecchio contratto era in vigore Mittal, pur in piena crisi dell’acciaio, non ha dichiarato esuberi in Italia e ha continuato a fare gli investimenti a cui era obbligata sul Piano ambientale, così come testimoniato per il Piano ambientale dal ministro Costa e per gli esuberi dal sindacalista Bentivogli. Il punto è questo - incalza Calenda - ci hanno presi in giro. Ci hanno raccontato che non era vero che Mittal se ne andava per lo scudo penale, anche se fino all’abolizione dello scudo penale ha rispettato tutto, e anche se ha detto in anticipo che se ne sarebbe andata se lo scudo penale veniva cancellato. Resta allora da capire perché hanno rifatto un contratto con Mittal peggiorativo e che prevede la possibilità di licenziare, piegandosi così a Mittal che adesso scopriamo prevedeva degli esuberi di cui erano a conoscenza e che comunque non erano vietati. Questo è il Paese della memoria del criceto - conclude il leader di Azione - e questo paese si perderà se i giornalisti non incominceranno a fare le domande e i cittadini non incominceranno a ricordarsi di quello che i politici hanno detto, richiamandoli alla coerenza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino