Usa, Donald Trump al contrattacco furioso con l'ambasciatore Nikki Haley: «Le accuse di molestie sono false»

Usa, Donald Trump al contrattacco furioso con l'ambasciatore Nikki Haley: «Le accuse di molestie sono false»
Donald Trump al contrattacco sul caso molesie. Il presidente degli Stati Uniti è furioso con l'ambasciatrice all'Onu Nikki Haley secondo cui le donne che accusano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Donald Trump al contrattacco sul caso molesie. Il presidente degli Stati Uniti è furioso con l'ambasciatrice all'Onu Nikki Haley secondo cui le donne che accusano il tycoon di molestie sessuali dovrebbero essere ascoltate, come ogni altra donna. A rivelare l'umore di The Donald ai media Usa sono due fonti del suo entourage, le quali affermano come Trump anche in privato abbia ribadito la sua tesi con fermezza: le accuse contro di lui siano false. Parlando alla Cbs, invece, Haley aveva detto: «Abbiamo ascoltato alcune donne che accusavano il presidente prima delle elezioni. E penso che ogni donna che si è sentita violata o maltrattata abbia tutto il diritto di parlare». Una dichiarazione sorprendente visto che arriva da una delle personalità di spicco dell'amministrazione.


Trump è un fiume in piena. In un tweet mattutino sostiene che, dopo aver fallito con il Russiagate, i democratici ci provano con «le false accuse» di molestie sessuali. «Nonostante le migliaia di ore ed i molti milioni di dollari spesi, i democratici non sono in grado di mostrare alcuna collusione con la Russia - ha scritto il presidente sostenendo un presunto fallimento dell'inchiesta guidata dal procuratore speciale Robert Mueller - così ora si sono spostati sulle false accuse e le storie inventate da donne che io non conosco e non ho mai incontrato». 


Trump è poi partito all'attacco di Kirsten Gillibrand, la senatrice che è una della sessanta democratiche che hanno firmato la lettera con cui viene chiesto di avviare un'inchiesta del Congresso sulle denunce di molestie sessuali rivolte a Trump. In un altro tweet definisce la democratica, spesso indicata come possibile candidata alle prossime presidenziali, affermando tra l'altro che «non molto tempo fa si presentava nel mio ufficio implorando contribuiti per la sua campagna». «Ora è sul ring combattendo contro Trump», ha aggiunto, ricordando anche la «slealtà nei confronti di Bill e Crooked», riferendosi al fatto che Gillibrand, dopo lo scoppio dello scandalo Weinstein e l'avvio del movimento #Metoo, ha detto che negli anni novanta i democratici hanno sbagliato a sostenere Bill Clinton ai tempi del Sexgate. Gillibrand ha replicato subito su Twitter a Trump, affermando che il presidente non può con i suoi attacchi «zittire me e milioni di donne» che dicono che «ha portato la vergogna nello Studio Ovale». 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino