Chiarito uno dei misteri più longevi nella storia dell'alpinismo. Sono stati identificati i resti umani trovati il 23 agosto 2017 dal Soccorso Alpino della Gdf di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il 19 giugno 1992 i due giovani alpinisti ventenni nonostante le cattive condizioni climatiche, erano partiti dal rifugio Grandes Muletes, sul versante francese, per raggiungere la vetta del Monte Bianco, senza far più ritorno. Entrambi erano partiti da Chamonix e si erano persi verosimilmente precipitando sul ghiacciaio del Dome che confluisce nel ghiacciaio del Miage. Il 23 agosto 2017 operatori del Soccorso Alpino del Corpo della Guardia di Finanza della Stazione di Entreves-Courmayeur (Aosta), su segnalazione di un'escursionista, recuperarono i resti umani insieme a zaini contenti effetti personali e documenti. Grazie ai documenti di origine tedesca informarono il Consolato Tedesco di Milano e la Gendarmeria Francese, al fine anche di ottenere riscontri in merito a persone scomparse, ma senza alcun esito.
Su autorizzazione dal pm di Aosta Introvigne il 14 febbraio 2018 il laboratorio di Genetica forense del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Torino, in collaborazione con il medico legale Mirella Gherardi, ha realizzato la documentazione fotografica e la campionatura di resti autoptici direttamente sulle salme, custodite presso l'Istituto di Medicina Legale di Aosta. Gli accertamenti tecnici effettuati hanno consentito di estrapolare i profili genetici dei resti rinvenuti e di stabilire che appartenevano a due uomini.
E' stata quindi richiesta e ottenuta dall'autorità giudiziaria l'autorizzazione all'acquisizione in Germania di profili genetici riconducibili a eventuali familiari delle due salme presumibilmente appartenute a due giovani alpinisti tedeschi scomparsi il 19 giugno 1992, ai quali si era potuti risalire grazie ad alcuni effetti personali rinvenuti accanto alle salme.
Il Mattino