Ragazza di 17 anni uccisa da un'ameba mangia-cervello: prima di morire aveva fatto il bagno al lago

Secondo le autorità sanitarie pubbliche la ragazza è stata probabilmente infettata mentre nuotava in un lago o in uno stagno d'acqua dolce in Georgia

Ragazza di 17 anni uccisa da un'ameba mangia-cervello: prima di morire aveva fatto il bagno al lago
Fa il bagno nel lago e muore poco dopo a causa di un'ameba mangia-cervelli. Megan Ebenroth, una studentessa 17enne della Thomson...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Fa il bagno nel lago e muore poco dopo a causa di un'ameba mangia-cervelli. Megan Ebenroth, una studentessa 17enne della Thomson High School, in Georgia, negli Usa, è morta per una rara infezione cerebrale causata da naegleria fowleri, comunemente nota come ameba mangia-cervello. La ragazza ha iniziato a sentirsi male dopo qualche giorno da una gita al lago ed è finita in terapia intensiva.

Secondo le autorità sanitarie pubbliche la ragazza è stata probabilmente infettata mentre nuotava in un lago o in uno stagno d'acqua dolce in Georgia. Si tratta del sesto caso del genere in Georgia dal 1962. Ebenroth era andata a nuotare in un lago della Georgia lo scorso 11 luglio, ma nei giorni successivi, ha iniziato a soffrire di forti mal di testa e a perdere l'equilibrio. Alla fine è stata ricoverata in ospedale, dove è stata intubata e posta in coma farmacologico dopo la diagnosi effettuata dal medici. Purtroppo però l'ameba non le ha lasciato scampo e dopo 11 giorni è morta a causa della grave infezione. 

L'ameba infetta le persone solitamente quando nuotano in acque dolci, come laghi o fiumi, occasionalmente può trovarsi anche nell'acqua del rubinetto. Entra nell'organismo attraverso il naso e attacca il cervello. Non può essere rilevata e quindi non può essere bonificata, ma si tratta di un'infezione piuttosto rara. I sintomi in genere iniziano con un forte mal di testa frontale, oltre a febbre, nausea e vomito. Con il progredire, le vittime tendono a provare torcicollo, convulsioni e allucinazioni prima di cadere in coma. Una volta che i sintomi si manifestano, l'infezione progredisce rapidamente. Le vittime in genere muoiono entro uno o cinque giorni dal contagio.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino