Ragazza di 17 anni uccisa da un'ameba mangia-cervello: prima di morire aveva fatto il bagno al lago

Secondo le autorità sanitarie pubbliche la ragazza è stata probabilmente infettata mentre nuotava in un lago o in uno stagno d'acqua dolce in Georgia

Ragazza di 17 anni uccisa da un'ameba mangia-cervello: prima di morire aveva fatto il bagno al lago
Ragazza di 17 anni uccisa da un'ameba mangia-cervello: prima di morire aveva fatto il bagno al lago
Lunedì 7 Agosto 2023, 11:01
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Fa il bagno nel lago e muore poco dopo a causa di un'ameba mangia-cervelli. Megan Ebenroth, una studentessa 17enne della Thomson High School, in Georgia, negli Usa, è morta per una rara infezione cerebrale causata da naegleria fowleri, comunemente nota come ameba mangia-cervello. La ragazza ha iniziato a sentirsi male dopo qualche giorno da una gita al lago ed è finita in terapia intensiva.

Secondo le autorità sanitarie pubbliche la ragazza è stata probabilmente infettata mentre nuotava in un lago o in uno stagno d'acqua dolce in Georgia.

Si tratta del sesto caso del genere in Georgia dal 1962. Ebenroth era andata a nuotare in un lago della Georgia lo scorso 11 luglio, ma nei giorni successivi, ha iniziato a soffrire di forti mal di testa e a perdere l'equilibrio. Alla fine è stata ricoverata in ospedale, dove è stata intubata e posta in coma farmacologico dopo la diagnosi effettuata dal medici. Purtroppo però l'ameba non le ha lasciato scampo e dopo 11 giorni è morta a causa della grave infezione. 

L'ameba infetta le persone solitamente quando nuotano in acque dolci, come laghi o fiumi, occasionalmente può trovarsi anche nell'acqua del rubinetto. Entra nell'organismo attraverso il naso e attacca il cervello. Non può essere rilevata e quindi non può essere bonificata, ma si tratta di un'infezione piuttosto rara. I sintomi in genere iniziano con un forte mal di testa frontale, oltre a febbre, nausea e vomito. Con il progredire, le vittime tendono a provare torcicollo, convulsioni e allucinazioni prima di cadere in coma. Una volta che i sintomi si manifestano, l'infezione progredisce rapidamente. Le vittime in genere muoiono entro uno o cinque giorni dal contagio.

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