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Si è chiusa l'inchiesta riguardante la tragedia che ha colpito il Regno Unito. Lo scorso 11 dicembre, quattro ragazzini sono morti dopo una fine atroce. I bambini stavano giocando su un lago ghiacciato quando uno di loro è caduto nell'acqua gelida e gli altri si sono tuffati - coraggiosamente - per salvarlo, secondo quanto riporta l'inchiesta finale. Inutili i tentativi delle forze dell'ordine per salvarli. La tragedia è avvenuta al lago Babbs Mill di Kingshurst, Solihull, vicino a Birmingham.
I Fantastici 4
Se i Fantastici 4 sono tra i supereroi più amati della Marvel, i bambini della tragedia del Lago non sono da meno. Stesso numero e stessa bntà di animo. I protagonisti sono: i fratelli Samuel Butler, di sei anni, e Finlay Butler, di otto anni, il loro cugino Thomas Stewart, di 11 anni, e l'amico Jack Johnson, di 10 anni.
Ricordiamo che il triste incidente è avvenuto al lago Babbs Mill di Kingshurst, Solihull, vicino a Birmingham. L'inchiesta ha stabilito che tutti e quattro sono caduti nell'acqua gelida mentre giocavano sul ghiaccio. Alla Birmingham Coroners Court è stato detto che Finlay è sprofondato per primo nel ghiaccio prima che Thomas, Samuel e Jack cadessero quando hanno cercato disperatamente di aiutarlo.
Cosa è emerso dall'udienza
La polizia ha usato le mani per rompere il ghiaccio, ma non è riuscita a trovare i ragazzi dopo più di 20 minuti di ricerchi, finché Jack, Tom e Sam sono stati trovati sott'acqua.
Finlay è stato recuperato dal lago intorno alle 15.05, dopo essere rimasto in acqua per 32 minuti, ma non è stato possibile fare nulla per salvare nessuno dei tragici ragazzi.
All'udienza è stato detto che tutti e quattro i ragazzi sono annegati. I corpi sono stati ritrovati verso il fondo del lago. Rispetto alla riva, si trovavano a circa 12 metri. La temperatura dell'aria era di 5 gradi, ma l'acqua sarebbe stata molto più fredda.
Nella documentazione finale dell'inchiesta si legge: «Erano andati a giocare sul ghiaccio. Per ragioni sconosciute il ghiaccio si è rotto. Si è frammentato e questo ha fatto sì che i ragazzi cadessero attraverso il ghiaccio e nell'acqua gelida. L'impatto della temperatura dell'acqua ha contribuito in modo significativo all'incapacità dei ragazzi di rimanere a galla. Non avremmo potuto fare di più nel tempo a nostra disposizione».
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Il Mattino