È morto all'improvviso, colpito da infarto durante una cena, il regista Alessandro Valori, 54 anni. Viveva a Roma ma tornava spesso nelle Marche tra Macerata, sua...
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La sua è una filmografia di piccoli film ma tutti con uno stile riconoscibile: il film d'esordio, arrivato dopo alcuni documentari, è Radio West nel 2004. Valori aveva pensato di scommettere su un giovane molto popolare, Pietro Taricone, leader della prima edizione del Grande Fratello (prematuramente e tragicamente scomparso anche lui, nel 2010) e di farne un attore. Proprio su quel set Taricone conobbe l'attrice Kasia Smutniak dalla cui unione è nata Sophie. Del 2008 il suo secondo film Chi nasce tondo... con Valerio Mastandrea e Sandra Milo.
Otto anni dopo si misura con il corale Come saltano i pesci e nel 2017 Tiro Libero, entrambi con Simone Riccioni. Valori aveva cominciato come assistente alla regia di Lina Wertmuller nel 1984, Sergio Corbucci e poi aveva collaborato con i Taviani. Nel 1991 aveva co-sceneggiato 'Le città di Giacomo Leopardì (un film tv in quattro puntate per la Rai), mentre nel 2001 aveva curato la regia del backstage di Marco Bellocchio L'ora di religione e successivamente era stato primo aiuto regista di Sabina Guzzanti nel film 'Bimbà. Dal 1994 aveva diretto diversi cortometraggi (come il Cinema lo faccio io, del 2012, presentato alla Festa di Roma), documentari e numerosi videoclip musicali per artisti italiani emergenti e affermati come Gigi D'Alessio.
Oltre ai fratelli, Federico e Alfonso, lascia la compagna e un figlio. Il sindaco Romano Carancini e l'amministrazione comunale di Macerata, anche a nome di tutta la città, hanno espresso ai familiari «profondo cordoglio», «ricordandone l'alto contributo artistico-culturale offerto attraverso il suo talento e la sua professionalità, nonché il grande legame con il territorio di appartenenza».
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Il Mattino