Erano almeno tre-quattro giorni che non rispondeva al cellulare e non richiamava. Nessuno dei vicini, chiuso in casa per l’ordinanza Covid-19, era andato a trovarlo. E ieri...
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I militari non riuscendo ad aprire il portone hanno allertato la partenza dei vigili del fuoco, che hanno provveduto ad aprire e far scattare il tentativo di soccorso. Ma era tardi.
Entrati in casa, i militari hanno trovato l’uomo – un 66enne jesino – privo di vita. Il corpo, riverso sul pavimento lungo il corridoio. Forse era stato colto da un malore improvviso che gli ha impedito di raggiungere un telefono e chiedere aiuto. Sul posto, anche l’automedica del 118 di Jesi, ma il medico ha potuto soltanto constatare il decesso, sopraggiunto con ogni probabilità tre-quattro giorni fa. Sono stati allertati il medico legale e il pm di turno per la rimozione della salma e il nullaosta per la sepoltura Leggi l'articolo completo su
Il Mattino