Sulmona, morto a 54 anni l'imprenditore e politico Roberto Di Loreto

Sulmona, morto a 54 anni l'imprenditore e politico Roberto Di Loreto
Aveva solo 54 anni ed è morto ieri all’ospedale di Popoli dove era ricoverato per una malattia che lo ha divorato in appena quattro mesi: Roberto Di Loreto, ex...

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Aveva solo 54 anni ed è morto ieri all’ospedale di Popoli dove era ricoverato per una malattia che lo ha divorato in appena quattro mesi: Roberto Di Loreto, ex segretario del Pd e prima ancora dei Ds di Pratola Peligna, si è spento ieri lasciando attonita un’intera comunità e il partito del quale era stato motore ed interprete.

Imprenditore a Sulmona (aveva un’azienda di infissi molto nota), Di Loreto era molto conosciuto e apprezzato per il suo impegno politico: orgogliosamente di sinistra, non aveva mai ceduto a deviazioni e cambi di casacca, restando al suo posto, sempre con la stessa convinzione, quando si vinceva e quando si perdeva. E di successi, il segretario del decennio 2005-2015, ne aveva portati tanti, lavorando sodo sul terreno per il suo inseparabile amico e compagno di battaglie politiche, ovvero l’ex sindaco di Pratola Peligna e presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis.

Dove c’era l’uno, c’era l’altro: una coppia inossidabile e vincente, che si completava politicamente e umanamente. «Dire che Roberto è stato il mio braccio destro è riduttivo – commenta De Crescentiis – perché era per il partito e per la comunità una risorsa eccezionale e per me era un fratello. Ha avuto la capacità di riportare a Pratola la Festa dell’Unità, di coinvolgere giovani e meno giovani in un progetto che è stato premiato dai pratolani». E non a caso l’immagine più bella che conserva l’ex sindaco è quella della sua rielezione a primo cittadino nel 2012: una campagna elettorale difficile, spesa a far capire agli elettori i passi avanti fatti nei cinque anni precedenti. Di Loreto non era uno dai grandi sofismi politici, anche se era capace di intense riflessioni: era un operativo, uno che faceva le cose prima ancora di pensarle.

"Fai la cosa giusta" ripeteva sempre, e per lui il giusto era l’attenzione alle classi più deboli, far crescere lo spirito di comunità. «Per la politica aveva una passione molto più grande della mia – continua De Crescentiis -, passione a cui univa una spiccata capacità organizzativa. Mi mancherà, mancherà a tutta la comunità pratolana». Lascia un figlio di 14 anni, il funerale si terrà probabilmente oggi stesso nella sua Pratola. 

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Il Mattino