Il murale di un gigantesco pene alto quattro piani scuote New York

Il murale di un gigantesco pene alto quattro piani scuote New York
NEW YORK - Un gigantesco pene alto quattro piani di un palazzo di Broome Street, nel Lower East Side. Di graffiti New York ne è piena, ma questo è destinato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NEW YORK - Un gigantesco pene alto quattro piani di un palazzo di Broome Street, nel Lower East Side. Di graffiti New York ne è piena, ma questo è destinato più di qualsiasi altro a far discutere.


È comparso la notte di Natale ed è opera dell’artista svedese Carolina Falkholt, già nota per aver raffigurato una vagina, seppur assai più astratta, a distanza di pochi isolati, in Pike Street.



Il messaggio della quarantenne di Göteborg, che tra le altre cose si dedica alla musica elettronica, è orientato ad un rapporto più naturale con il proprio corpo, al «non vergognarsi della propria sessualità», come ha dichiarato lei stessa ad alcuni giornali locali e stranieri.

Le reazioni del vicinato sono state delle più disparate. C’è chi sorride divertito, chi è effettivamente interessato all’idea della Falkholt e chi, viceversa, è pronto a battagliare affinché venga immediatamente rimosso. Alcuni volti del quartiere lo bollano addirittura come molesto, in un tempo in cui il delicato capitolo delle molestie sessuali imperversa a queste latitudini e non solo. Non mancano, inoltre, manager ed immobiliaristi che parlano in chiave squisitamente tecnica di “danno alla proprietà”. A commissionarlo, però, oltre ad un’associazione di street art statunitense, è stato lo stesso proprietario dell’edificio.


(L'artista e musicista svedese ​Carolina Falkholt)


(Dal profilo Instagram della Falkholt: «Non ho mai sentito tante risate e visto tante facce così felici dietro di me come oggi, mentre dipingevo su questo muro di Broome Street») Leggi l'articolo completo su
Il Mattino