Roma, neonata rischia di soffocare durante la passeggiata con i genitori, salvata da carabiniere fuori servizio

Roma, neonata rischia di soffocare durante la passeggiata con i genitori, salvata da carabiniere fuori servizio
«Correte aiuto, vi prego. Mia figlia non respira più», le urla disperate di una mamma hanno subito attirato l'attenzione di un carabiniere libero dal...

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«Correte aiuto, vi prego. Mia figlia non respira più», le urla disperate di una mamma hanno subito attirato l'attenzione di un carabiniere libero dal servizio a passeggio nel quartiere Prati. Angelo Perillo, vice brigadiere in servizio presso la compagnia Trionfale, non si è perso d'animo e ha salvato la neonata dal soffocamento. Ieri, intorno alle 13, è corso in aiuto di una coppia di coniugi che disperati in via Simone Saint Bon chiedevano aiuto. La loro piccola, nata il 29 dicembre scorso, era già cianotica per l’impossibilità di respirare, forse dopo un rigurgito. È stato a quel punto che il militare, anche con l’aiuto del padre, le ha praticato la manovra di Heimlich riuscendo così a liberarle le vie aeree e a salvarla. Portata in ambulanza all’ospedale Bambino Gesù, la bimba è ricoverata in osservazione ma in buone condizioni. «Ho pianto di gioia e non me ne vergogno. Salvare una vita, se poi è di una bambina di 20 giorn appena ti riempie il cuore di mille sensazioni», racconta il vicebrigadiere. «Non c’era tempo da perdere, mi sono reso subito conto della gravità. La piccolina era di un colore preoccupante, non respirava bene». Ora quello che conta «è che sta bene, è sotto osservazione. È bellissima, con gli occhi blu. Un angioletto».


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Il carabiniere ha utilizzato la manovra di Heimlich, una tecnica di primo soccorso per rimuovere un’ostruzione delle vie aeree. Costituisce un’efficace misura per risolvere in modo rapido molti casi di soffocamento. Prende il nome dal medico statunitense Henry Heimlich, che per primo la descrisse nel 1974. Bisogna conoscerla bene per praticarla sui bimbi piccoli per via della loro particolare conformazione fisica. Ma Angelo (in questo caso di nome e di fatto) è riuscito a liberare le vie aeree della neonata e salvargli la vita.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino