Nettuno, disabili: stop al questionario che chiedeva «Quanto ti vergogni del tuo familiare?»

Nettuno, disabili: stop al questionario che chiedeva «Quanto ti vergogni del tuo familiare?»
A Nettuno la disabilità è collegata alla vergogna. In un questionario diffuso dal Comune della città metropolitana di Roma la domanda che viene posta ai...

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A Nettuno la disabilità è collegata alla vergogna. In un questionario diffuso dal Comune della città metropolitana di Roma la domanda che viene posta ai cittadini che lo compilano ha - questo sì - di che vergognarsi. La domanda era: «Quanto ti vergogni del tuo familiare disabile?». Ma l'amministrazione ha fatto marcia indietro e ha deciso di formulare meglio le domande perciò ha ritirato il questionario. È la stessa amministrazione comunale ad annunciarlo.

«Il Comune di Nettuno ha immediatamente sospeso la somministrazione del questionario per un approfondimento con il competente Dipartimento della Regione Lazio», si legge in una nota del Comune.

Il questionario era destinato alle famiglie che al loro interno hanno persone con disabilità e si chiedeva: «Da zero a quattro quanto ti vergogni del tuo familiare? Quanto risentimento provi nei suoi confronti? Quanto non ti senti a tuo agio quanto hai amici in casa?». I caregiver, le persone che aiutano altre persone a vivere ogni giorno e a compiere azioni semplicissime come muoversi o mangiare - la maggior parte delle volte sono familiari - fanno una vita molto faticosa perchè si tratta spesso di un'assistenza tutta a loro carico senza aiuti o riconoscimenti esterni. Ma perché chiedere a quel familiare di misurare un presunto risentimento o un sentimento di vergogna? 

«Il questionario sui caregiver inserito nelle linee guida regionali ed utilizzato da altri Comuni della regione nonché in altre regioni d'Italia - prosegue il comunicato del Comune - è stato recepito dal distretto socio sanitario territoriale prima di essere sottoposto alle famiglie. Il questionario è uno strumento scientifico indicato da una delibera di giunta regionale tra i possibili strumenti da utilizzare da parte dei Comuni e consiste in una modalità di autovalutazione (percezione soggettiva dello stress), semplice ma efficace, riferita a cinque differenti aspetti della condizione di caregiver familiare: carico oggettivo, psicologico, fisico, sociale ed emotivo (percezione soggettiva). L'obiettivo è quello di individuare idonee misure di sostegno per le famiglie interessate».

È un questionario pubblico a cui le persone sono obbligate a rispondere per accedere ai fondi per coprire spese come il trasporto in ambulanza verso i centri specializzati. Gli uffici del Comune di Nettuno lo hanno definito “Inventario del carico assistenziale”. Ma l'inventario si fa con le cose. E non con le persone. 

Il viceprefetto Bruno Strati, neo commissario straordinario del Comune che si è insediato appena due giorni fa, ha chiesto di ritirare immediatamente il questionario e di trovare una soluzione più adeguata e rispettosa per le famiglie.

 

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Il Mattino