New York, medico licenziato uccide una collega e ne ferisce sei, poi si spara nel suo ex ospedale

New York, medico licenziato uccide una collega e ne ferisce sei, poi si spara nel suo ex ospedale
NEW YORK - Impugnando un fucile d'assalto M16, un medico di colore, Henry Bello, ha preso di mira i medici al diciassettesimo piano del Lebanon Hospital del Bronx. E'...

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NEW YORK - Impugnando un fucile d'assalto M16, un medico di colore, Henry Bello, ha preso di mira i medici al diciassettesimo piano del Lebanon Hospital del Bronx. E' l'ospedale dove lavorava prima di essere licenziato, nel 2015. Bello, 45 anni, era stato allontanato dall'impiego in seguito ad accuse di molestie sessuali. Nel 2004 era stato arrestato per abuso sessuale, in un caso separato, in seguito alla denuncia di una donna di 23 anni, e di nuovo nel 2009 per violazione della privacy.


Nel corso di pochi minuti, Bello ha ferito sei persone in modo grave e ne ha uccisa una, una sua collega. Il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha detto che alcuni dei feriti "stanno lottando tra la vita e la morte". Bello ha poi tentato di uccidersi dandosi fuoco. Le fiamme hanno fatto scattare l'allarme anti-incendio in tutto l'immensa costruzione dell'ospedale. Ma il killer non ha aspettato di esserne consumato: si è sparato, ponendo fine alla sua vita e all'agonia delle fiamme. La sparatoria è avvenuta alle 20:50 ora italiana.

 

Il dipartimento di sicurezza nazionale ha anche messo in allerta il presidente nel timore che potesse trattarsi di un attacco terroristico.l'ospedale è stato posto in lock-down: nessuno poteva entrare o uscire dall'enorme costruzione. La polizia si è trovata davanti una situazione difficilissima: secondo i testimoni infatti lo sparatore era vestito in camice da medico, e poteva essersi nascosto fra i dipendenti dell'ospedale. Ma entro un'ora tutto l'ospedale era stato controllato, da cima a fondo.

Ed era confermato che Bello era morto e aveva agito da solo. Non è chiaro come il 45enne dottore sia potuto entrare nell'ospedale armato di un fucile d'assalto. Quanto alle ragioni di questo atto sanguinario, ci sono testimoni secondo i quali due anni fa Bello reagì con rabbia al licenziamento. Pare che il management dell'ospedale avesse deciso di licenziarlo dopo che era stato accusato di aver aggredito un dipendente.


Una paziente che era nello stesso piano della sparatoria e ha trovato rifugio nei gabinetti, ha raccontato di aver conosciuto Bello: "Vengo in questo ospedale da 17 anni - ha detto la signora Dione Morales ai microfoni della Cbs -. Conosco tutti e conoscevo Bello. So che quando fu licenziato, minacciò di tornare e sparare a tutti. E guardate! Lo ha fatto!"
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Il Mattino