Bettarini jr. rivela: «Rifarei quel gesto, pronto a dare la vita per difendere i miei amici»

Niccolò Bettarini rivela: «Rifarei quel gesto, pronto a dare la vita per difendere i miei amici»
Niccolò Bettarini ha raccontato cosa è successo nella sua famiglia dopo la terribile aggressione di cui è stato vittima qualche settimana fa fuori da una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Niccolò Bettarini ha raccontato cosa è successo nella sua famiglia dopo la terribile aggressione di cui è stato vittima qualche settimana fa fuori da una discoteca milanese. Al Corriere dello Sport ha spiegato: «Mentirei se ora dicessi che quel gesto avventato che poteva costarmi la vita me lo potevo anche evitare. Lo rifarei ancora e ancora. Darei la vita per i miei amici».




Il figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura ha raccontato di essere intervenuto dopo che una sua amica le aveva gridato che stavano picchiando un altro amico in comune: «Tre ragazzi lo accerchiavano e così mi sono buttato su di loro per difenderlo. Da lì è iniziato il finimondo. Sono arrivati altri ragazzi, mi hanno aggredito. Ho sentito che mi avevano riconosciuto e “volevano ammazzarmi” perché sapevano chi fossi. Erano dieci. Ho tentato di difendermi e parare i loro colpi. Mi ricordo di essere caduto a terra e Zoe si è buttata sopra di me per proteggermi da quella furia di violenza».

Poi racconta le reazioni dei genitori. Della madre Simona ricorda: «Più delle parole ho sentito un pianto liberatorio. E più che il dolore ho sentito il sollievo, la gioia di parlarmi prevaleva sul resto. So che ha passato delle ore terribili, è stata malissimo, e questo mi strazia». Di Stefano invece racconta: «Mio padre non si era mai fatto vedere piangere in tutta la nostra vita insieme. Appena è entrato in ospedale non è riuscito a trattenere le lacrime».

Ora il suo sogno è di fare il calciatore, vuole seguire la stessa carriera del padre e arrivare a superarlo in fatto di capacità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino